De Biase: “Oliverio ha fallito”
“Senza voler puntare l’indice accusatorio verso la gestione Oliverio, ma analizzando quanto finora prodotto dal governo Regionale, e registrando, nonostante la presenza di un rappresentanza del territorio lametino, quanto finora prodotto, emerge:per i primi sette mesi di legislatura, Oliverio ha operato con una Giunta composta da soli 4 esponenti compreso il Presidente (senza dimenticare il caso Lanzetta che doveva aggiungersi ai quattro, ma che poi ha rifiutato). Tutto ciò, ha frenato o no l’azione di Governo ?? Ha permesso di aggredire con urgenza i problemi del territorio?”. È quanto scrive Salvatore De Biase, capogruppo Calabria al Centro.
“Solo da luglio 2015 Oliverio (con elezioni avvenute a novembre 2014) ha completato, a otto mesi dalla sua vittoria elettorale, la Giunta, nominando una esecutivo tecnico, che seppur apprezzabile, composto da professori universitari, ma secondo il giudizio di molti a chiara impronta Pd, siamo certi che il loro operato rimanga solo un risultato accademico? A completare il quadro, la nomina dei presidenti di commissione avvenuta dopo un anno. Anche questo rientra nella lotta interna al centrosinistra sul conferimento degli incarichi? Altrimenti Oliverio ci spieghi il perché di tali situazioni.
L’attività della Giunta Oliverio (sia politica che cosiddetta tecnica) nel primo anno di legislatura ha prodotto scarsi risultati, sia in termini di soluzioni concreti e visibili, che in termini di programmazione. Insomma è totalmente mancata, nei primi mesi di legislatura, una attività che si possa definire concreta. Basta citare alcuni esempi: ambiente e piano dei rifiuti: alla fine di ottobre 2015 la Giunta regionale ha comunicato in una conferenza stampa di aver approvato le linee guida per la redazione del nuovo piano dei rifiuti annunciando l’approvazione dello stesso piano in Consiglio entro fine anno. A tutt’oggi il nuovo piano dei rifiuti non è stato approvato e ci domandiamo quando possa avvenire. Poi, il problema dei depuratori e del mar Tirreno inquinato: nessuno ha detto una parola, siamo convinti che se ne discuterà come sempre a ridosso della stagione estiva.
Dissesto idrogeologico: Anche in tale settore occorreva programmare sin da subito, ma non è stato fatto. Si è dovuto attendere i fatti tragici della locride e dello jonio reggino per sentire il Governatore affermare: “Stiamo programmando una serie di interventi”. Che la Calabria fosse un territorio fragile lo si sapeva già, non bisognava attendere che il territorio si sgretolasse per l’ennesima volta. E allora: perché mostrare una tiepida reazione solo dopo fatti così tragici e non intervenire ad inizio legislatura?
Non sarebbe stato più opportuno realizzare, di concerto con il Governo, un programma di interventi scadenzati nel tempo? Non basta andare avanti a colpi di decreti o a far dichiarare dal Governo, di volta in volta, a seguito di calamità, lo stato di emergenza (avvenuto solo in alcuni casi, ancora nulla per Locri). Occorre programmare per difendere il territorio, prima si programma e prima si incide sul problema. Ciò non è avvenuto con Oliverio. Anche se, occorre ricordare, che il Presidente Oliverio, aveva già solennemente affermato che a riguardo, aveva già un concreto programma di interventi, e si presentava con la garanzia del cambiamento.
Lamezia, città baricentrica nel contesto regionale sta vivendo un’assoluta marginalità con Oliverio. Oliverio non solo non rilancia il ruolo della terza città della Calabria ma neanche ha inteso incidere su quei fattori discriminanti con le altre città calabresi. Basta pensare citare alcuni esempi: trasporto pubblico locale: Lamezia (terza città della Calabria) non può disporre di un quarto delle risorse assegnate invece a Cosenza (quarta città della Calabria) Sanità: Mai come nella sanità il ruolo baricentrico di Lamezia dovrebbe assumere una valenza determinante. La facilità nel raggiungere la città della piana dovrebbe essere prerogativa indispensabile per creare un importante polo sanitario che possa includerla con l’hub di Catanzaro”.