Rossano, Antoniotti: si chiude un anno di momenti drammatici e di gioia
Il 2015 rimarrà impresso per lungo tempo nella memoria della nostra comunità. Si chiude un anno in cui Rossano ha avuto la particolare straordinarietà di vivere e alternare momenti drammatici e di gioia nella speranza. Un anno in cui abbiamo vissuto la violenza dell’alluvione che ha messo in ginocchio il nostro territorio, ma che ha restituito al popolo rossanese l’orgoglio della propria identità attraverso l’elevazione del Codex Purpureus a patrimonio mondiale dell’Umanità.
Ancora, questo è stato anche l’anno, l’ennesimo, delle grandi questioni del comprensorio della Sibaritide e dell’Area urbana Corigliano-Rossano - dal precariato ai trasporti per finire alla sanità - che per la prima volta sono state affrontate con più decisione in un’ottica di collegialità e cooperazione con gli altri comuni del comprensorio. Ma il 2015 sarà ricordato anche per una Città lasciata orfana di una guida politica e amministrativa da parte di chi, direttamente o tramando dalle retrovie, non ha dimostrato rispetto e coscienza nei confronti della cittadinanza.
È il 2015 della Città di Rossano che Giuseppe Antoniotti, prima da Sindaco e oggi da cittadino attivo e prossimo candidato a Primo cittadino, ha vissuto, lavorando a capo chino a servizio dei concittadini rossanesi.
“Continuiamo a guardare con ottimismo al futuro – dice Antoniotti – certi che la comunità saprà apprezzare il lavoro che abbiamo svolto per tutelare e difendere gli interessi della Città e per garantire ad essa sempre maggiori servizi. Certo, duole commentare e leggere nelle trame l’epilogo di questo anno, dove l’interesse sconosciuto di un’area minoritaria della politica locale è riuscita ad avere il sopravvento su tutto, privando la Città di una guida amministrativa democraticamente eletta.
I cui effetti non sono tardati ad arrivare. In appena un mese di assenza di governo civico, nonostante l’incisivo impegno del Commissario prefettizio nella gestione dell’Ente, abbiamo subito il blocco totale della viabilità urbana del Centro storico, a causa dell’irresponsabile e incomprensibile chiusura della Provinciale 188 in un contesto viario interurbano pesantemente indebolito dagli effetti dell’alluvione. Si pensi allo stato in cui versa l’ex statale 106 nel tratto tra lo Scalo e Piragineti, di competenza della Provincia, dove dall’agosto scorso non è stato operato alcun intervento di ripristino e manutenzione.
In questo contesto disastroso post alluvione, verso il quale l’Amministrazione uscente aveva posto massima attenzione, non si conoscono – aggiunge il candidato Sindaco - i tempi di intervento della Regione Calabria per il ripristino e la bonifica dei torrenti. La stagione delle piogge è ormai alle porte e non sappiamo come reagirà il territorio ancora a soqquadro dopo il nubifragio di agosto. Così come rimane incerta la questione relativa alla Sanità. Il Consiglio comunale, l’ottobre scorso, aveva posto dei paletti chiari - che oggi sono stati rimessi in discussione – riguardo alla disposizione dei reparti nei due ospedali di Rossano e Corigliano.
Soprattutto del polo Chirurgico. La cui disposizione non può prescindere dall’inglobare anche il reparto di ostetricia e ginecologia. - Ma gli effetti della vacatio amministrativa li abbiamo registrati, da ultimo, anche nei servizi giudiziari. Prima della decadenza della Giunta ci eravamo interessati per l’attivazione di uno Sportello di Giustizia, da insediare nei locali municipali dell’ex Comunità montana. Purtroppo, anche quest’idea, già in porto, all’indomani del disarcionamento della Giunta, è stata cancellata. Oggi lo sportello è attivo a Castrovillari, Cassano e Corigliano, ma non a Rossano.
Ma andiamo avanti, guardando oltre. Sono convinto – conclude Antoniotti – che il 2016 sarà l’anno di una nuova primavera politica, supportata da gente giovane e con tanta voglia di fare, ma nella continuità dei programmi e delle idee positive. A solo servizio della Città e dei Rossanesi. A loro il mio augurio, affinché il nuovo anno possa rivederci ancora insieme per proseguire e concludere con impegno e dedizione, la grande mole di lavoro messa in cantiere dalla precedente Amministrazione comunale.”