De Biase (CaC): “Battaglia tra Scura e Oliverio? Si sa chi la perde, la Calabria!”

Catanzaro Salute

“Nell’augurare buon lavoro al Dr Giuseppe Perri, neo Direttore Generale dell’ASP di Cz, a cui sono affidate e confermate le sorti di una sanità, come la nostra, che merita una guida capace così come mostra il suo curriculum, sentiamo il dovere comunque di evidenziare che appare sempre più strana e “silenziosa” la posizione del governo Oliverio, su quanto decide il Commissario Scusa.” Lo rende noto Salvatore De Biase, Capo Gruppo di Calabria al Centro.

“Certamente all’inizio il Presidente della Regione, era più vivace, più sentito nel proprio ruolo politico, era visibilmente in contrasto su alcune scelte tecniche (operate spesso in modo politico), da parte del commissario Scura. Ed oggi, - prosegue De Biase - sembra che tutta vada bene sulla sanità in Calabria. Una prova sul silenzio del Governo regionale e del Presidente Oliverio? Su Krotone, in deroga ad ogni indicazione normativa, si paventa l’apertura di una nuova Emodinamica, oltre che l’apertura di un Centro Immaturi, da realizzarsi a breve. Su questa questione, chi ha detto cosa? Su Lamezia la stessa scelta però, non è stata operata, eppure questo territorio, merita per la storia sanitaria rappresentata, e per la prospettiva che nello specifico settore, può dare. Quindi la Regione, nel suo complesso, si mostra con una sua arrendevolezza, che forse ha un prezzo, un costo! Tante sono le decisioni, che non appaiono come scelte tecniche operate a favore di una nuova organizzazione sanitaria che tenga conto anche di risparmi, così come il ruolo affidato al Commissario Scura prevede, sono invece vere e proprie scelte politiche. E allora ci si domanda perché, si può derogare in un’area, (KR) e in un’altra no!, (Lamezia) Scura, il Commissario, ha potere di deroga, senza sentire il Governo Regionale e ascoltare solo ed esclusivamente il Ministro Lorenzin?

Dati statistici gravi riportano: 100,00, nuove patologie non indennizzate; (quindi perdita di risorse perché sui tavoli che contano, non ci siamo; rimborsi da assegnare in forza ad un calcolo abitanti-pazienti, la Calabria, non ottiene la sessa somma, rispetto al nord, (stessa cosa accade ad esempio tra Cz e Lamezia); l’emigrazione, proprio a causa di mancate certezze sanitarie, aumenta in modo esponenziale; si parla di una spesa che si aggira intorno a 285 milioni di euro.

In tale contesto emerge la situazione sanitaria Lametina, - aggiunge il Capo Gruppo di Calabria al Centro - la quale per sopravvivere, a parere di molti, non può che ambire a far parte di un territorio integrato, con una programmazione unica con la sanità catanzarese, oggi in rimodulazione. Certamente, per le cose anzidette, la Regione Calabria deve far sentire la sua voce politica, senza lascare al commissario a Scura ogni decisione politica e tecnica. per questo, bene ha fatto il Presidente Oliverio, a chiedere un incontro co n il Ministro Lorenzin. Comunque vada, Lamezia non può assistere che si realizzi la citta della sanità, tutta in un territorio, (Catanzaro), non può sopportare l’idea che a Crotone la TIN venga riaperta, così come riportato dalla stampa con tono trionfalistico dall’On Dorina Bianchi e da parte della Direzione della struttura Krotonese, e qui dove invece, dove la TIN Regionale è nata, viene chiusa, e nel complesso noi risultare una periferia senza nessuna integrazione. Insomma, a 30 km la sanità non può essere divisibile, - conclude - bensì integrabile, da considerarsi verosimilmente, quale territorio unico! Questa è la strada!”


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