Latitante catturato a Parghelia. Sarebbe elemento di spicco della cosca Santaiti

Vibo Valentia Cronaca

Antonio Cilona, 35enne considerato dagli inquirenti esponente di spicco del clan di 'ndrangheta dei Santaiti di Seminara, è stato individuato ed arrestato a Parghelia, in un villaggio turistico. L’uomo era ricercato perché condannato all'ergastolo, con sentenza di appello, per omicidio e associazione mafiosa.

Cilona era ricercato dal momento della condanna in Appello all’ergastolo avvenuta, il 27 luglio del 2015, nell’ambito del processo "Cosa mia", inchiesta che avrebbe portato alla luce le infiltrazioni delle cosche nei lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria ricostruendo inoltre alcuni omicidi di una faida che vide contrapposte per anni le cosche di Palmi e Seminara.

Il blitz per catturarlo è scattato nel pomeriggio di oggi ed è stato eseguito dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria insieme ai colleghi di Vibo Valentia e agli agenti del Commissariato di Palmi, con il supporto di un elicottero del V Reparto Volo della Polizia di Stato.

Cilona è stato rintracciato dopo una complessa attività di indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria finalizzata proprio alla ricerca ed alla cattura dei latitanti della fascia tirrenica. Il 35enne si nascondeva in un bungalow situato in un resort della “Costa degli Dei”, nella zona costiera a sud della provincia vibonese. Al momento dell’irruzione della polizia era disarmato e non ha opposto resistenza agli agenti che avevano opportunamente cinturato l’obbiettivo, rendendo impossibile ogni via di fuga.

La condanna all’ergastolo a carico di Cilona era frutto di una attività d’indagine compiuta dalla Polizia di Stato reggina e coordinata dalla Dda che avrebbe ricostruito l’omicidio di Carmelo Ditto, cognato di Antonino Gallico, dell’omonimo clan palmese, la cui responsabilità ricadeva sul clan Santaiti. Le investigazioni avrebbero consentito di appurare che gli esecutori materiali del delitto sarebbero stati Carmine Demetrio Santaiti e, per l’appunto, Antonio Cilona.

Il ruolo di rilievo ricoperto dall’uomo in seno alla cosca di Seminara, per gli inquirenti emergerebbe proprio dalla vicenda relativa all’omicidio di Ditto. Carmine Demetrio Santaiti, spiegano infatti gli investigatori, “pur avendo la disponibilità di altri nipoti maschi diretti e di numerosi affiliati, aveva scelto proprio Cilona … come suo complice per compiere tale delitto”.