Fronte nazionale sul cimitero dei migranti a Tarsia
"Ed arriva una notizia che ci lascia basiti. E’ confermato che a fine gennaio a Tarsia, ridente paesotto del cosentino, inizieranno i lavori per la costruzione del cimitero internazionale dei migranti. Nella Regione più povera d’Italia, con migliaia di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà e con molte altre a rischio, il Governatore Oliverio si prende il lusso di devolvere un bel gruzzoletto di soldi pubblici per la realizzazione di questa opera. Di sicuro la costruzione produrrà qualche posto di lavoro, per un annetto, ma la spesa che si dovrà affrontare è davvero notevole".
E' quanto scrive Marcello Morrone per Fronte nazionale. "Ci saranno - continua la nota - i loculi per dare degna sepoltura a quei poveri uomini e donne morti nella traversata della speranza ma non sarebbe stato meglio che fosse lo Stato ad accollarsi tale spesa? La carità cristiana è cosa da elogiare ma qua ci sembra che si siano superati i limiti. Possibile che nessuno Stato africano abbia pensato a fare rimpatriare le spoglie dei naufraghi? Se nessuno lo ha fatto , non sarebbe stata cosa buona e giusta che fosse l’Europa a farsi carico della spesa?"
"In una Regione in cui mancano posti letto negli Ospedali per la cura di ammalati gravi ed in cui molti non possono curarsi per motivi economici (e non lo diciamo noi ma DEMOSKOPIKA è possibile che vengano spesi I soldi pubblici dei Calabresi in questo modo? Non sarebbe stato più giusto, al limite, dividerli ai comuni che accettavano di seppellire nei loro cimiteri i resti di qualche povero naufrago? Ogni Sindaco - conclude Morrone - avrebbe potuto aumentare il numero dei loculi nel cimitero del proprio Comune ed accogliere questi defunti. E non intendiamo solo dei Comuni calabresi ma di tutta Italia!".