Sanità, Esposito: “non sottovalutare allarme personale A.O. Pugliese-Ciaccio”
“Da sempre l’ospedale di Catanzaro, inteso come presidi ospedalieri Pugliese e Ciaccio -De Lellis, rappresenta un sicuro punto di riferimento alle esigenze sanitarie di tanti cittadini, non solo Catanzaresi ma anche della provincia ed oltre.” È quanto afferma Sinibaldo Esposito, Consigliere regionale – Vice presidente Commissione Sanità.
“Tutt’oggi, riesce a fornire risposte soddisfacenti, - prosegue Esposito - nonostante i tanti punti di criticità strutturale, di organico e di attrezzature che rendono ancora più difficile e complicato il lavoro di tanti professionisti medici, infermieri, tecnici e operatori socio sanitari i quali cercano di superare le difficoltà grazie ad un alto senso del dovere e ad una abnegazione al lavoro che è giusto evidenziare. Tuttavia oggi la situazione è arrivata ad un livello di quasi insostenibilità, si sta superando il livello di guardia che se non risolto può generare disagi e rischi ulteriori per l’utenza.
In molti reparti a stento si riesce a garantire la normale turnazione di lavoro e sempre ricorrendo a turni aggiuntivi e straordinari che pongono a serio rischio la tenuta psico-fisica di tanti lavoratori… altro che imboscati! E’ giunto il momento di affrontare e risolvere il problema, che non può essere posticipato all’accorpamento dell’AO Pugliese Ciaccio e dell’ AO Mater Domini in quanto i tempi e le modalità di tale fusione sono lunghi e complessi.
Bisogna aggredire il problema secondo una visione generale ed un programma a breve e medio termine che in ogni caso non sia disallineato rispetto al percorso che necessariamente deve portare all’agognata istituzione di un'unica Azienda Ospedaliera a Catanzaro. Non si può immaginare di risolvere gli specifici problemi con una telefonata o con un SMS, - afferma il Consigliere regionale - né si possono attendere i tempi delle procedure concorsuali se ancora siamo al livello autorizzativo, propedeutico alla emanazione dei bandi.
La situazione di alcuni reparti come il Pronto Soccorso, il blocco operatorio, l’area del materno - infantile, i servizi laboratoristici e la Radiologia deve essere ricondotta ad un livello di normalità nel più breve tempo possibile.
In particolare, per quanto concerne la Radiologia, la già nota e cronica carenza di personale è aggravata dall’assenza per malattia di numerosi medici e tecnici, al punto che è sempre più difficile garantire i turni di guardia nonostante sia stata sospesa l’attività ambulatoriale esterna e si è costretti a ricorrere alle prestazioni di medici e tecnici affidati al P.O. Ciaccio. Per cercare di far fronte all’urgenza-emergenza, e non sempre è garantita secondo criteri di salvaguardia per il personale, si è determinata una ulteriore lievitazione delle liste di attesa anche per i pazienti oncologici che dovrebbero avere risposte immediate alla stessa stregua dell’urgenza.
Il dramma e il colmo è che in questa regione giacciono sui tavoli del Dipartimento Salute decine e decine di richieste di autorizzazione (non di ACCREDITAMENTO) alla professione sanitaria il cui ottenimento consentirebbe a tanti professionisti e piccoli imprenditori della sanità di attivare poliambulatori, servizi di diagnostica e di prevenzione garantendo risposte complementari all’offerta di sanità pubblica, a vantaggio dei cittadini. Tutto, invece, è bloccato in quanto la Regione è colpevolmente in ritardo per quanto concerne la stesura della rete territoriale ambulatoriale e della diagnostica – conclude il Vice presidente Commissione Sanità- che dovrebbe definire i bisogni e quindi sbloccare l’attuale situazione di stallo e non ultimo placare le polemiche successive alla emanazione, sul tema, di decreti del Commissario, circolari del Dipartimento e reciproche accuse finite sui tavoli governativi nazionali.”