Concorso Presepe a Platania, Cantafora: “La grotta scuola per una umanità nuova”
Nella Chiesa San Michele di Platania (Cz), subito dopo la celebrazione della Santa messa presieduta dal Vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora, concelebrata da monsignor Giuseppe Ferraro e da don Pino Latelli, si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso Presepe 2015 promosso dall’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti con il patrocinio della Amministrazione comunale. Il Presule ha provveduto personalmente a consegnare ai vincitori, visibilmente soddisfatti, una bellissima targa e a tutti i concorrenti un attestato di partecipazione.
Durante il sacro rito si è svolta anche la benedizione dei bambini che, accompagnati dai loro familiari, hanno ricevuto in dono dal Presule lametino una preziosa immagine del Bambinello Gesù. Presenti alla cerimonia il vice sindaco Davide Esposito, i Carabinieri della locale Stazione guidati dal maresciallo Giorgio Carafa, il colonnello Claudio Campanozzi con il maggiore Vincenzo Molinaro dei Corpi Sanitari Internazionali, i Baschi Verdi della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e tantissimi fedeli felici di condividere un momento ecclesiale e spirituale così importante con il vescovo Cantafora che ha esortato tutti i presenti a meditare sul valore del presepe.
«Il presepe ci ricorda che Gesù lascia la gloria del cielo per assumere l’umanità tenera e fragile di un bambino. Dio si fa carne per venire in mezzo a noi come “Emmanuele”, Dio con noi” e, solidale, entra in tutte le realtà dell’uomo “buttandosi” nel mare dell’umanità. La grotta di Betlemme è, perciò, la nostra migliore scuola per costruire una umanità nuova nella quale si metta al centro chi non conta, chi è ultimo, chi è solo! All’inizio del Giubileo, il Natale appena trascorso ci chiama, pertanto, a un forte senso di responsabilità nel condividere il bisogno del prossimo incominciando da una maggiore compassione verso gli ammalati, gli emarginati, le famiglie in difficoltà, i carcerati, i giovani in cerca di lavoro, gli immigrati e ripartendo dalla famiglia e dalla scuola che hanno il compito fondamentale di offrire ai bambini e ai giovani un valore nella vita, che non sia il successo, l’apparenza».
Prima della consegna dei premi, la giuria, composta dall’architetto Vittoria D’Amico, presidente della Commissione giudicatrice del Concorso, da monsignor Giuseppe Ferraro, il poeta Antonello Cristiano, la pittrice Antonietta Mercuri e l’architetto Costanza D’Amico, che ha anche condotto brillantemente la cerimonia di premiazione, ha reso note le motivazioni per le quali ha assegnato il primo premio ai due presepi vincitori ex aequo: alla parrocchia Santa Maria Goretti «per la dovizia millimetrica in cui si compie la percezione di più piani di lettura, la sontuosità drappeggiata di attesa inconscia e di compimento » e all’Istituto Comprensivo Perri – Pitagora « per la circolarità dell’assunto dove il solco dell’emergenza diviene, nell’oscillazione cosmica della misericordia, grembo germinante».
La giuria ha attribuito il secondo riconoscimento ex aequo al presepe della Casa di Riposo Tamburelli e alla parrocchia San Domenico di Lamezia Terme Infine la giuria ha assegnato il terzo premio ex aequo al presepe della parrocchia Santa Maria degli Angeli, al presepe di Santo Costanzo di Contrada Magolà e alla parrocchia San Francesco di Paola di Lamezia Terme.