Ance, Gaglioti: gravi ritardi nei pagamenti Pubblica Amministrazione
A seguito delle sollecitazioni di numerose imprese, sono costretto a ritornare sul tema dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, ribadendo che, dichiara il Presidente di Ance della Provincia di Catanzaro, Marcello Gaglioti, alla situazione di gravi ritardi si aggiungano “questioni ed impedimenti”, sia pur normativi, che determinano non solo danno ma anche la beffa ! Diminuisce sensibilmente il numero di imprese e di lavoratori iscritti alla cassa edile, i fatturati delle nostre imprese si sono dimezzati nell’ultimo biennio, aumentano le ore di cassa integrazione e scarseggiano le commesse pubbliche, ma, nello stesso tempo, continua Gaglioti, è paradossale che le imprese che operano nel settore dei lavori pubblici vantino, nei confronti delle enti appaltanti, importanti e consolidati crediti, di cui, tuttavia, non si ha certezza circa il loro effettivo incasso. Sappiamo, infatti, per certo, che per il rispetto del Patto di Stabilità è stato bloccato ogni pagamento a decorrere da questi giorni e considerando la “celerità” delle amministrazioni locali, siamo consapevoli che i primi pagamenti, per lavori già eseguiti, con mandati già pronti e con i soldi in cassa, saranno effettuati non prima di febbraio!!! La misura è colma! Il livello di guardia è stato oltrepassato!!! Qualcosa non torna. Perché una cosa è certa: sono anni che il patto viene applicato, ma il deficit pubblico continua a salire. Vuol dire che i buchi vanno cercati da altre parti. Sarei ben felice, insiste il Presidente di Ance Catanzaro, di veder approvata una modifica normativa che preveda controlli seri dei bilanci dei Comuni, uno per uno. In questo modo si potrebbero sanzionare i Comuni che sprecano e consentire finalmente a quelli, in regola con i conti, di poter investire le risorse che hanno in cassa. Alle imprese che stanno cercando di resistere alla crisi con tutte le loro forze per sostenere la crescita e il lavoro, conclude il Presidente Gaglioti, è dovuta, da parte della Politica e delle Istituzioni, una presa di posizione chiara e decisa per trovare una soluzione immediata tesa ad “aggirare” il Patto, penso ad esempio, ad una certificazione del credito da parte dell'ente appaltante, che accetta, altresì, che il fornitore ceda il credito stesso agli istituti bancari, individuando la data ultima di pagamento alle banche, accantonando le necessarie risorse finanziarie. In caso contrario, già dai prossimi giorni, (E SIAMO A OTTOBRE) saranno a rischio i pagamenti nei confronti dei nostri collaboratori, dei fornitori e delle banche, che già iniziano a bussare alle nostre porte, con un inevitabile corto circuito finanziario dell’intero sistema economico del territorio !