Amministrative Cosenza, in campo anche Movimento “L’altra Cosenza”

Cosenza Politica

“IL SINDACO Occhiuto anziché soffermarsi ancora sulle luminarie e sui quattrini pubblici spesi inizi a pensare di risolvere seriamente i problemi dei quartieri popolari”. Non le manda a dire il gruppo politico “L’altra Cosenza”.

Il movimento, nato da pochi mesi e che presto si presenterà alla stampa con simbolo e obiettivi per l’imminente campagna elettorale per le amministrative bruzie, anima la discussione in città. Il gruppo, in una nota stampa, ritiene “superfluo oltraggiare l’intelligenza dei cosentini laddove appare evidente che si sia trattato di uno spreco di soldi pubblici per illuminare la città senza, peraltro, avere alcun ritorno in termini di immagine e di denaro. Basta fare semplici calcoli per rendersi conto che gli alberghi e le prenotazioni non si sono impennate nel periodo natalizio. I tantissimi cittadini che hanno affollato la piazza poi, nella notte di Silvestro, è un segnale da inquadrare assolutamente, senza remore, nella non possibilità di spesa da parte loro. Senza soldi e quindi obbligati al freddo della piazza, al di là del cantante di turno”. L’Altra Cosenza è convinta che “occorre necessariamente risolvere problemi mai finora ritenuti valevoli. Ci riferiamo ai servizi, in primis. Ai rifiuti, alle periferie, ai quartieri popolari ed alla difficoltà quotidiane che in queste zone si devono tenere in considerazione. Un esempio concreto? L’ultimo lotto di via Popilia, solo per citarne uno, è ormai un luogo adibito a pattumiera. Sporcizia ed incuria la fanno da padrona. Da qui serve ripartire, anzi partire.

Noi ci proponiamo, - prosegue la nota del movimento - con il nostro fare semplice, di cucire su misura un vestito nuovo anche a questi quartieri, non fermandoci all’apparenza di corso Mazzini”. I ragazzi, le donne e gli uomini del movimento aggiungono che “ il paragone con la vicina Salerno non regge, tra l’altro. Sfiora il ridicolo, se non fosse accaduto veramente, il fatto che addirittura sono stati organizzati pullman e viaggi per andare a visitare quella città mentre le nostre attività commerciali hanno subìto un calo delle vendite. Occhiuto allora vuole mistificare la realtà. Peccato – conclude la nota – che il 90 % degli aderenti all’Altra Cosenza cinque anni fa votò proprio lui, nella speranza di una svolta per Cosenza. Il gioco adesso è stato smascherato e nulla può essere più riconfermato. Spazio a nuove idee, lontani dai partiti e dalla politica del solito clichè. Urla e slogan non ci appartengono; cose concrete e soluzioni ai problemi: per questo vogliamo un’altra Cosenza”.