Raccolta campagna per detenuti
Dalla sua apertura, avvenuta nel mese di giugno scorso, il Centro di Ascolto “Stella del Mare”, fondato dalla criminologa Stefania Mandaliti, si è reso protagonista di numerose iniziative improntate alla diffusione della cultura dell’antiviolenza. Dal convegno sullo stalking e sul mobbing all’incontro di approfondimento del fenomeno del bullismo tra i banchi di scuola – con la collaborazione di Ciro Troiano dell’Osservatorio Zoomafie di Roma – all’attività di psicomotricità svolta allo scopo di lanciare messaggi antiviolenza con l’utilizzo del linguaggio corporeo, fino all’attivazione di un servizio di ascolto online (per il quale basta comporre il numero 339/3715940) finalizzato a dare suggerimenti ed a raccogliere eventuali segnalazioni (anche se non è un pronto intervento), il Centro Ascolto si prefigge di fare prevenzione a 360 gradi, soprattutto con la sensibilizzazione all’uso corretto dei social network tra i più giovani.
Dal 25 gennaio, e fino al 25 febbraio, poi, sta portando avanti la campagna di raccolta di calendari da devolvere alle persone recluse nel carcere di Siano, che così possono fare le proprie annotazioni negli spazi bianchi posti accanto ai giorni. Chiunque sia in possesso di un calendario in più, può quindi consegnarlo all’associazione, che ha sede in via Filanda 5, solo nella giornata di domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
Tutte le persone emarginate, e che vivono uno stato di disagio in genere, sono al centro dell’attenzione della presidente Mandaliti – che è anche coordinatrice regionale dei “Sentieri della Legalità”, l’associazione nazionale nata per promuovere i valori della giustizia e della sicurezza – e dei professionisti volontari che la coadiuvano nella varie iniziative. L’intento precipuo resta quello di diffondere la cultura della legalità e dell’antiviolenza a più livelli, a partire appunto dal web, che attraverso l’uso indiscriminato dei social network si ritrova costantemente minacciata: ecco perché il Centro Ascolto è teso ad approfondire le tematiche pedagogiche più vicine al mondo adolescenziale, al fine di prevenire episodi di violenza, bullismo ed abusi in chi cova risentimento perché emarginato dai propri coetanei o abituato a conseguire solo insuccessi in ambito scolastico o semplicemente a tenersi tutto dentro.
Nei prossimi mesi la sede di via Filanda, in pieno centro storico, diventerà anche un luogo dove imparare gratuitamente l’uso del computer, e dove prendere parte a seminari formativi che promuovono un cambiamento culturale soprattutto tra gli operatori, chiamati poi a dare risposte alle richieste di aiuto più svariate.