Lamezia, presentazione “Bollino rosa”
Il Percorso Rosa Bianca sarà presentato a partire dalle ore 9 del prossimo sabato 6 febbraio, nella sala Ferrante dell’ospedale di Lamezia Terme. Un momento di grande importanza che vede insieme esperti di primo livello e gli attori principale dell’accordo che ha portato la Calabria ad essere tra le regioni più impegnate nella lotta alla violenza e agli abusi non solo di genere.
“L’incontro di sabato ci da coraggio, soddisfazione ed è uno stimolo a continuare nel lavoro che stiamo portando avanti con sacrificio ma con la consapevolezza che è un percorso indispensabile, che comunque, ci ha fatto incontrare nelle istituzioni e nei medici, grande disponibilità. Noi lanciamo un appello a tutti gli educatori, soprattutto alle scuole, perchè comprendano quanto sia importante sapere per informare e prevenire”. Esprime la sua soddisfazione la Neurologa, Caterina Ermio, presidente nazionale dell’associazione, referente del progetto Percorso Rosa per l’ASP di Catanzaro e per il comune di Lamezia, che da tempo in tutta Italia sta portando avanti questa iniziativa.
“E’ motivo di orgoglio – prosegue la presidente - poter dire che l’Associazione Donne Medico, ormai in prima linea da anni, nel combattere la violenza sotto ogni suo aspetto ed in particolare quella di genere e sui minori, è riuscita a dare alla Calabria e a Lamezia Terme, un fattivo contributo per realizzare non solo il percorso Rosa, ma anche questo evento “Rosa Bianca”. Nel 2015 un accordo siglato in Prefettura, grazie anche alla volontà di Sua Eccellenza, dottoressa Luisa Latella, Prefetto di Catanzaro e con la collaborazione dei partner di questo progetto, ha fatto della Calabria, della provincia e della città della Piana, luoghi di accoglienza e di aiuto di rilievo in tutto il Paese.
“Il lavoro è tanto – dice Caterina Ermio - ma non ci siamo mai fermate e mai lo faremo nel chiedere collaborazioni, nel creare incontri e nel mettere a disposizioni professionalità preparate, al fine di potere essere un punto di riferimento per chi nel momento del bisogno è estremamente solo. Abbiamo già organizzato altri incontri – spiega la neurologa – interventi sulla carta stampa, su internet e sulle tv, proprio per entrare nelle case delle persone che spesso non hanno modo di sapere che noi come medici e anche come volontari, possiamo aiutare chi è in difficoltà. Abbiamo collaborazioni in essere anche con altre associazioni che ci aiutano a portare le informazioni, a sensibilizzare e a prevenire la violenza. Nei prossimi giorni – dice ancora la referente del “Progetto Rosa e Rosa Bianca”, saremo nelle scuole, a partire dalle ultime classi delle elementari, nelle medie e nelle superiori, perché riteniamo che i nostri esperti con programmi e linguaggi specifici, debbano essere in questi luoghi dove l’educazione all’accettazione, alla tolleranza e al rispetto, devono essere insegnati sin dai primi anni.
L’occasione di essere pronti con il percorso Rosa Bianca è veramente una battaglia che riteniamo di avere vinto insieme alla Regione, alla provincia, alla Prefettura, alle forze dell’ordine, al comune di Lamezia Terme e con la grande disponibilità dell’ASP di Catanzaro, diretta dal dottor Giuseppe Perri, che tanto sta facendo per la prevenzione in ogni settore”. Legato a questo ultimo passaggio della Presidente nazionale dell’associazione Donne Medico, è il bollino Rosa ottenuto dal pronto soccorso di Lamezia Terme. I medici della struttura si sono sempre resi disponibili non solo alla cura ma anche all’accoglienza e all’aiuto di quanti hanno subito violenza.
“Spesso capita che coloro che recandosi nella struttura sanitaria le vittime abbiano grande difficoltà nell’esporre quanto è accaduto”. Lo spiega la dottoressa Renata Tropea, responsabile della sezione Donne Medico di Lamezia Terme, medico di Pronto soccorso nell’ospedale lametino e responsabile dell’attività del Bollino Rosa. “Per fortuna a Lamezia abbiamo deciso da tanto tempo di essere presenti nel modo giusto con personale medico ed infermieristico pronto a stare accanto a chi viene anche con delle ferite fisiche, oltre che interiori. Il Pronto Soccorso di Lamezia – soggiunge la dottoressa Tropea – tra i primi in Italia ad avere il Bollino Rosa, è stato voluto dall’associazione Donne Medico con forza, perché ci siamo rese conto quanto fosse importante dare sostegno a chi, spesso nascondendo la violenza, si reca dai noi, in tantissimi casi accompagnato/a dal proprio “aguzzino”.
Si inventano scuse di ogni genere per giustificare le ferite. Queste persone, alcune volte anche bambini e donne minorenni, hanno la necessità di trovare personale preparato all’accoglienza perché dopo le cure non posso tornare da chi ha inferto la violenza. E’ un lavoro – conclude le dottoressa Tropea – che, svolto insieme alle forze dell’ordine, deve essere fatto con competenza e coscienza, anche per questo l’incontro di Sabato 6 febbraio, nella sala Ferrante dell’ospedale lametino, è di fondamentale importanza per tutti. Il percorso Rosa Bianca è per tutti, perché è importante e lo ribadisco, sapere per sensibilizzare e prevenire”.