Scotto a Lamezia: “nomine di Gentile e Bianchi, trasformismo! Pd batta un colpo”
“La nomina di Tonino Gentile e Dorina Bianchi nel governo Renzi rappresenta una delle peggiori operazioni di trasformismo del partito della nazione. Prima delle elezioni regionali, Oliverio aveva detto: o me o i Gentile. Di fronte a questo scempio, il Partito Democratico Calabrese non ha nulla da dire? Batta un colpo.” Lo ha detto il capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati Arturo Scotto intervenendo in conferenza stampa a Lamezia Terme. Presenti i componenti del direttivo di Sel Calabria, Francesco Barretta, Angelo Broccolo, Mario Melfi, Gianni Speranza, Nancy Valente e il consigliere comunale lametino Rosario Piccioni.
Per Scotto, venuto per sostenere la linea di Sel Calabria contro le ultime nomine del governo Renzi e la logica del partito della nazione, “Renzi ha un’idea semi-coloniale del Mezzogiorno. Rispetto agli ultimi dati Svimez che certificano la progressiva desertificazione e l’impoverimento del Sud Italia, Renzi non ha avviato alcuna svolta nelle politiche per il Sud, ma ha scelto di distribuire a pioggia postazioni di governo e sottogoverno a quegli esponenti politici del Mezzogiorno che hanno avuto responsabilità dirette nelle regioni del Sud negli anni bui di Berlusconi e della Lega. E il caso Gentile è emblematico: in un settore strategico come quello dei trasporti, Renzi colloca una figura espressione di quelle forze politiche che hanno mortificato il Sud, in termini di investimento e modernizzazione”
Sui rapporti con il governo regionale di centrosinistra, Scotto ha ribadito che “noi non stiamo alla porta di Oliverio a bussare. Noi non siamo i cugini poveri del centrosinistra. Vogliamo ricordare che con la partecipazione alle primarie e poi con la costituzione di una lista alle elezioni regionali, abbiamo contribuito in maniera decisiva alla vittoria di Mario Oliverio. E’ arrivato il momento di fare una verifica su quello che è stato fatto in questo anno e mezzo, se le attese di cambiamento di cambiamento dei cittadini calabresi hanno trovato risposte concrete da parte del governo regionale di centrosinistra. Sulla sanità calabrese commissariata dal governo, sull’ambiente e sulle questioni vitali per questa Regione, solo il contributo di una forza di sinistra può innescare un processo di cambiamento”.
Sulla situazione di Cosenza, per il deputato di Sinistra Italiana, “la caduta di Occhiuto è un fatto da benedire. Si chiude un’esperienza di governo regressiva, in una città strategica per lo sviluppo di questa regione. Il problema è che alla caduta di una coalizione di centrodestra, non si sta creando un’alternativa di centrosinistra. Mi pare si stiano gettando le premesse per un’insalata russa che vede insieme i Gentile, come una sorta di obolo da pagare alla nuova compagine governativa, e addirittura una parte di Forza Italia con Ennio Morrone. Come si fa a costruire un’alleanza con chi, come Morrone, ha interessi nella sanità privata in una regione dove la sanità è commissariata e per avere una tac occorrono tempi biblici? Se si vuole creare a Cosenza una proposta di governo veramente di discontinuità, noi siamo pronti a dialogare: non siamo né chiusi né settari. Se si vuole creare un’alleanza del Pd con i Gentile ed Ennio Morrone, saremo i promotori della costruzione di un centrosinistra alternativo per la città di Cosenza”.
In vista dell’appuntamento di Cosmopolitica in programma a Roma la prossima settimana, per Arturo Scotto “si tratta di una grande occasione di confronto politico-culturale per avviare il percorso di costruzione del nuovo soggetto di Sinistra Italiana. Una forza politica che non vuole chiudersi, ma vuole rilanciare la partita della sinistra in Italia, proponendosi come alternativa a quel blocco della nazione di Renzi, che mette insieme i Gentile con la sinistra del Partito Democratico. Da Cosmopolitica partirà un progetto politico plurale, aperto e inclusivo che si candida a governare il Paese”