Le chiamano “forze dell’ordine” ma sulla s.s.106 sono eroi
Il 20 maggio 2013, a seguito di un sinistro avvenuto nel tardo pomeriggio lungo la S.S.106 a Melito di Porto Salvo (RC), il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Ing. Fabio Pugliese intervenne immediatamente per definire il carabiniere Santo Vasta, in forza alla Compagnia della Benemerita di Melito Porto Salvo, un “Eroe”. Giovanni Scalmana, uno dei feriti in quell’incidente, deve la vita al carabiniere fuori servizio Santo Vasta che si trovava a passare da quelle parti e, con prontezza atletica, ha bloccato il traffico, intenso in quell’ora; ha allertato le stazioni e la Compagnia; ha chiamato i Vigili del Fuoco ed al tempo stesso ha soccorso i feriti che gridavano disperatamente ‘aiuto’.
Il militare, in quella occasione, si catapultò sulla macchina che aveva finito la sua corsa contro il guard-rail ed avendo notato che il ragazzo, non respirava più, gli ha aperto la bocca e praticato il massaggio cardiaco, come suggeriscono i manuali del Pronto Soccorso rendendosi artefice di un gesto straordinario ed eroico senza esitare ad esercitare nel migliore dei modi il suo ruolo di militare e di uomo regalandoci una bellissima pagina di altruismo e di un senso del dovere che ha, appunto, dello straordinario.
Oggi, invece, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende evidenziare il gesto eroico del Dott. Antonino Tigano, Medico della Polizia di Stato del Reparto Mobile di Reggio Calabria che dopo aver notato la rottura di un cavo dell’alta tensione che sostiene l’impianto di illuminazione della statale 106 all’uscita di Locri in direzione Reggio Calabria dovuto al forte vento, ha intuito il pericolo per automobilisti e passanti e con sangue freddo e grande senso del dovere ha agito da eroe per evitare il peggio.
Il suo gesto straordinario si unisce a quello dei colleghi della Polizia Stradale di Trebisacce (CS), che dopo aver ritrovato un cucciolo di pastore maremmano, abbandonato sulla SS106, nei pressi di Roseto Capo Spulico è intervenuta per salvarlo da un sicuro investimento che peraltro avrebbe potuto costituire un serio pericolo per gli automobilisti e, dopo averlo curato con amore, in poche ore, con grande impegno degli agenti, è stato affidato ad una famiglia che ha deciso di adottarlo.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ringraziare l’eccellente operato di questi uomini che diventa eroico se consideriamo che essi agiscono con mezzi insufficienti e tra mille difficoltà dovute ad uno Stato che non investe più come dovrebbe per assicurare un perfetto funzionamento delle locali Stazioni dei Carabinieri e della Polstrada lungo la “strada della morte”. Uomini e mezzi insufficienti costretti a sobbarcarsi sulle spalle responsabilità e competenze oltre il dovuto che con coraggio e senso del dovere e dello Stato non vengono meno ma, anzi, fanno oltre dedicando, con i loro gesti eroici, pagine bellissime di quotidiana straordinarietà e di eroismo che non può e non deve essere sottaciuto.
Pertanto l’Associazione intende ringraziare gli uomini delle Forze dell’Ordine che prestano servizio lungo la strada Statale 106 in Calabria per il loro impeccabile modo di adempiere al proprio dovere, per essere da sempre i primi a recarsi sul posto in presenza di incidenti e gli ultimi ad andar via e poi, infine, per essere i soli e gli unici a rappresentare lo Stato lungo la famigerata e tristemente nota “strada della morte”!