La Calabria di Felice Foresta autore de “Il faggio che sposò la luna" incontro in Comune
Si può anche utilizzare con garbo e passione il linguaggio affascinate della letteratura pur essendo abituati professionalmente a quello dei codici e dei testi giuridici.
Lo ha dimostrato l’avvocato Felice Foresta che tolta la toga ha “imbracciato” la penna e dato alle stampe il romanzo “Il faggio che sposò la luna” presentato questa sera nella Sala Consiliare del Comune di Crotone.
L’incontro con l’autore, moderato dal portavoce del sindaco Vallone, Francesco Vignis, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti tra cui ragazzi delle scuole cittadine e i piccoli redattori del giornalino scolastico “Iotunoil’annaFrank” che, nel corso della serata, si sono confrontati con l’avvocato – scrittore.
Introdotto da Nunzio Belcaro, l’avvocato Foresta ha presentato il suo viaggio tra le emozioni di una Calabria che ama profondamente pur essendo siciliano di origine.
Un romanzo già molto apprezzato “il faggio che sposò la luna” che ha vinto per la sezione inediti, il premio “PROSPEKTIVA 1.0” a Lucca ed ha avuto una segnalazione speciale al Premio “Gaetano Cingari” di Reggio Calabria.
Una storia avvincente quella raccontata da Felice Foresta.
Il protagonista del suo romanzo, specchio dell’anima dell’autore, Giancarlo Morabito, intraprende, infatti, viaggio, vissuto con gli occhi e i ricordi di fanciullo, nei luoghi della sua terra d’origine, la Calabria.
Una Calabria raccontata fuori da ogni stereotipo, bella e dura così come è.
Un romanzo che consente al lettore di fare un viaggio di centinaia di chilometri solo con la fantasia senza spostarsi dalla poltrona di casa.
Un vero e proprio navigatore satellitare dei sentimenti.
Sta nella descrizione dei luoghi, nel dialogo costante con la natura, con il mare, la montagna, la magia di questo libro.
Tutto appartiene al passato del protagonista: gli alberi, il vento, le onde del mare.
Una Calabria vera, tra tradizione e bellezze paesaggistiche, vissuta con grande umanità dal protagonista del romanzo e raccontata con altrettanta umanità dall’autore.