Calabria nella morsa del racket: ancora intimidazioni, colpi contro un salone di bellezza
La mano del racket continua a farsi sentire, sempre più pressante, in Calabria: ieri sera, a Reggio Calabria, un altro, l’ennesimo atto intimidatorio è stato consumato, questa volta, ai danni di un salone di bellezza, lo “Charme&Chic” di via Sbarre Centrali, attività di proprietà della 40enne P.C.
Due colpi di pistola sono stati esplosi, intorno alle 21.30, all’indirizzo della saracinesca dell’attività commerciale, trapassandola e raggiungendo anche la vetrina retrostante. Le indagini sono state subito avviate dai carabinieri del capoluogo.
NOTTI DI “FUOCO”
È questo l’ennesimo atto intimidatorio registrato nella sola settimana che volge ormai al termine e che ha fatto già registrare diversi atti criminosi, tre dei quali consumati tutti nella stessa giornata: quella del 17 febbraio scorso, quando un incendio è stato appiccato ad un escavatore di proprietà dell'impresa Aet Srl, di cui è titolare il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea. Nella stessa notte, a Vibo Valentia, è stato dato alle fiamme un altro escavatore, questa volta di un’azienda impregnata nei lavori del nuovo teatro mentre, a Crotone, ignoti piazzavano una bomba carta che è stata fatta esplodere davanti agli uffici delle Autolinee Romano, società di trasporto pubblico della cittadina ionica.
Il tutto nonostante l’impegno straordinario messo in campo dalle forze dell’ordine che hanno intensificato i controlli del territorio, come nella stessa Reggio Calabria dove polizia e carabinieri hanno passato al setaccio diversi quartieri cosiddetti a rischio.