Sanità: Lamezia, sindaco scrive a Scopelliti

Catanzaro Salute
Gianni Speranza

Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha scritto al presidente della regione, Giuseppe Scopelliti, sostenendo che "in questi giorni, da più parti, sono comparse sui quotidiani locali, notizie sulle sorti del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, che suscitano perplessita', interrogativi e molte preoccupazioni. Secondo queste informazioni, - scrive - fornite da sindacalisti oltre che da esponenti della politica regionale, nell'ambito del cosiddetto "piano di rientro" dal debito sanitario, che lei si appresta a discutere con la Commissione Massicci, l'ospedale di Lamezia, che serve una popolazione di 170 mila abitanti circa, dovrebbe perdere decine di posti letto diventando un presidio "Spoke". Le scrivo, quindi, su mandato di tutto il Consiglio comunale. Ritengo che sarebbe necessario un suo intervento in grado di chiarire i termini delle ipotesi allo studio tale da rispondere ai seguenti interrogativi fortemente diffusi tra gli operatori sanitari, i sindacati e l'opinione pubblica: per il nostro ospedale, quali reparti si intende mantenere o istituire? quanti posti letto complessivi verranno assegnati? viene confermata o meno la realizzazione del "trauma center" (polo traumatologico) che, come le e' noto, e' stato ripetutamente inserito nei piani sanitari regionali sia in quello a suo tempo varato con apposita legge sia nel "piano della salute", predisposto dalla Giunta Regionale presieduta dall'on. Loiero e del quale si e' lungamente occupata la Commissione regionale competente dell'ultima consiliatura. La questione - prosegue - che io le pongo per il nostro ospedale e per la nostra medicina territoriale, e': quali servizi vengono potenziati e quali diminuiti? E' il momento di una discussione chiara e responsabile. Auspico inoltre che anche a Lamezia Terme, - continua - cosi' come e' avvenuto in altre realta' calabresi , venga organizzato un incontro con la sua partecipazione, sul futuro della sanita' lametina e del suo comprensorio, magari nella sede del Consiglio comunale che ha gia' iniziato a discutere questi temi e che nelle prossime settimane si riunira' per approfondirli. Ma innanzitutto le chiedo un incontro istituzionale prima del 20 ottobre, data nella quale Giunta regionale e Governo prenderanno delle decisioni importanti. Lei - conclude - sa che da anni, da quando c'e' stato l'accorpamento delle aziende sanitarie, si e' creato uno strappo molto serio e le prestazioni sanitarie, soprattutto per le fasce piu' deboli della popolazione, sono ulteriormente diminuite, con l'aggravamento dei costi economici e del conti dell'azienda sanitaria".