Presunto amante della moglie tenta di ucciderlo, marito arrestato per maltrattamenti
Un 36enne cittadino marocchino, M.C., è stato arrestato ieri sera dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con l’accusa di aver sottoposto la moglie, anch’essa di origine marocchina, a ripetuti maltrattamenti ed a violenza sessuale aggravata.
Le indagini sono partite da un tentativo di omicidio subito dal 36enne, lo scorso gennaio, e per cui venne fermato allora un 34enne, Filippo Cassone. Nel corso delle investigazioni su quel fatto gli inquirenti ritengono di aver acquisito, a carico del marocchino, quello che definiscono “un quadro indiziario grave”, tanto che il Gip del capoluogo ha accolto la richiesta a suo carico della custodia in carcere per i presunti maltrattamenti e violenza sessuale a cui avrebbe sottoposto la compagna durante il loro matrimonio.
La donna, spiegano gli investigatori, sarebbe stata vittima, per anni, di molte condotte violente del marito, consumate in ambito familiare e a causa delle quali, in più di un’occasione, sarebbe stata costretta a dover ricorrere anche alle cure mediche. La vittima però non ha mai avuto la forza di denunciare i fatti, tacendo il tutto anche ai medici che l’hanno curata e che avevano avuto modo di notare i segni delle percosse che aveva sul suo corpo.
Il 36enne, nella serata del 22 gennaio scorso, come dicevamo, era stato vittima di un tentativo di omicidio di cui è accusato Cassone (attualmente in carcere) e che - sempre secondo la tesi invetigativa - sarebbe maturato nel contesto familiare dei due coniugi marocchini “fortemente caratterizzato da episodi di violenze e maltrattamenti, che - spiegano ancora gli inquirenti - avevano determinato la separazione di fatto” del marito dalla moglie e alla quale si sarebbe poi avvicinato proprio Cassone, con cui la donna avrebbe iniziato una relazione sentimentale.
Dopo il tentato omicidio, gli inquirenti hanno svolto degli accertamenti in relazione agli episodi di maltrattamenti e violenza subiti dalla marocchina, da cui sarebbero emersi gli indizi a carico del marito.
Il provvedimento d’arresto del 36enne marocchino, dunque, è stato eseguito nella serata di ieri dai poliziotti della sezione specializzata della Mobile nel contrasto dei reati contro la persona, in danno di minori e dei reati sessuali. Le indagini sono state invece coordinate dalla Procura della Repubblica reggina, in particolare dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e del Sostituto Sara Amerio.