Giaimo (Fiamma tricolore) su situazione scolastica a Gagliano
"Prosegue, tra luci ed ombre, il rapporto tra le istituzioni ed il quartiere di Gagliano, sempre più spesso dimenticato dall’amministrazione comunale, così come continuamente lamentato dalla cittadinanza e dai militanti del MSI-Fiamma Tricolore del quartiere, e nel contesto si inseriscono alcune iniziative come la parziale pulitura dei bordi stradali lungo la tangenziale che porta a Madonna del Pozzo, peraltro subito di nuovo insozzata da incivili maleducati che non ci stancheremo mai di richiamare, operata dai cantonieri della Provincia; gli interventi di pulitura e manutenzione dell’area e del fabbricato che ospita l’Accademia di Belle Arti e che è destinato ad ospitare la sede didattica di Scienze Motorie e dell’intervento, resosi ormai improcrastinabile dai ripetuti infortuni occorsi ai cittadini di passaggio, per rimettere a posto il selciato di Via De Seta, mentre è stata attivata, nei locali dell’ex plesso della scuola elementare “C. Alvaro” il Centro Provinciale di Istruzione per Adulti, ove è stato avviato un corso di alfabetizzazione per stranieri."Lo scrive in una nota Natale Giaimo portavoce del Movimento Msi- Fiamma tricolore.
"Proprio però in riferimento a quest’ultima operazione - aggiunge - e rammentando la vicenda della chiusura del plesso “De Lorenzo-Dominianni” dell’Istituto Comprensivo Materdomini - laddove adesso la promessa sulla riapertura si è spostata, man mano e come da noi ampiamente previsto, a dopo le vacanze pasquali – segnaliamo le lamentele di alcune famiglie abitanti nel centro storico di Gagliano che, recatisi a scuola per provvedere, come previsto dalla legge, ad effettuare le preiscrizioni dei loro bambini alla prima classe delle elementari per il prossimo anno scolastico, si sono visti restituire, o meglio non accettare, le domande con la spiegazione che il Dirigente Scolastico ha deciso di non istituire la prima classe in quel plesso nel prossimo anno scolastico.
E’ evidente - conclude Giaimo - a tutti che questa decisione – presa evidentemente a prescindere dal numero di alunni che avessero deciso di iscriversi, e quindi non legata a problemi di numeri che ne consentissero l’adeguata formazione – significa la volontà, presa a tavolino, di decretare la chiusura definitiva del plesso, prescindendo da ogni altro criterio e condizione di sostenibilità ed opportunità, economica e sociale, e di ciò chiediamo, sperando di non rimanere ancora una volta inascoltati e senza riscontro, conto ed adeguata risposta da parte di questa Amministrazione Comunale, anche per evitare che si diffonda nei cittadini quel sentimento e quella voglia di “autonomia” e “distacco dal centro” che già serpeggia e che qualcuno si appresta a cavalcare in questa fase preelettorale. A buon intenditor …….. !