Estorsione “in diretta”: 400 euro al mese per mantenere la “famiglia”, due arresti a Crotone

Crotone Cronaca
Antonio Foschini e Salvatore Zurlo

Le richieste di denaro erano divenute così ripetute e pressanti, abbinate a continue minacce, che la vittima, un giovane commerciante di Crotone, sarebbe stato costretto a vivere praticamente nella paura e nell’ansia.

Così ha deciso di rivolgersi alla polizia e la squadra mobile ha iniziato subito a indagare sull’accaduto, scoprendo come dallo scorso mese di dicembre, l’uomo fosse stato oggetto di richieste estorsive di denaro per, gli si diceva, mantenere la “famiglia”: e a nulla sarebbe valso il fatto che il commerciante versasse in difficoltà economiche. Le minacce anche di danni fisici e ritorsioni all’attività si sarebbero comunque ripetute.

Al termine delle investigazioni così, la mobile ha tratto in arresto due crotonesi, Antonio Foschini (32 anni) e Salvatore Zurlo (26).

Secondo gli inquirenti avrebbero preteso il pagamento di 400 euro mensili, intimando alla vittima di consegnare in totale 1.600 euro come corrispettivo dovuto per il periodo da dicembre 2015 al febbraio di quest’anno. Se ciò non fosse avvenuto, sarebbero passati alle vie di fatto. L’ultimo “avviso” al commerciante sarebbe stato intimato solo due giorni fa, lo scorso 1 marzo.

Ed oggi è scattato invece il blitz: le indagini avrebbero permesso di accertare come, all’atto dell’apertura, stamani, si sarebbe presentato dapprima Foschini a richiedere i soldi e, subito dopo, Zurlo, che avrebbe dovuto prelevare una somma minore racimolata dalla vittima. Proprio in questo frangente gli investigatori della Mobile sono entrati in azione bloccando Zurlo con delle banconote, che lo stesso ha dichiarato essere sue, mentre, nelle vicinanze del negozio, è stato fermato Foschini, che si sarebbe riservato di ripassare nel frattempo dall’attività commerciale.

Le video-intercettazione sono state fondamentali per raccogliere elementi accusatori a carico dei due che ora sono stati ristretti nella casa circondariale di Crotone, a disposizione del Pubblico Ministero Alessandro Riello, che coordina le indagini.