I Forti Umbertini: l’integrazione ante litteram dell’Area dello Stretto
Pochi anni fa, un ministro alla Cultura della nostra Repubblica pronunciò la celebre frase: “Con la cultura non si mangia”. Per fortuna la Storia ha già cancellato ogni sua traccia, ma non c’è dubbio che quella frase esprimeva un’opinione diffusa, anche tra insospettabili.
La crisi economica che attanaglia da qualche decennio l’Italia e il Mezzogiorno in particolare, ha spinto molti studiosi a riflettere sulle possibili vie d’uscita. E’ ormai opinione diffusa che la posizione geografica, la conformazione territoriale, le dotazioni materiali e immateriali rendano l’Italia potenzialmente competitiva in alcuni settori specifici, tra i quali primeggia il turismo culturale, smentendo così clamorosamente l’ex ministro.
La Città Metropolitana di Reggio Calabria a breve dovrà dotarsi del Piano Strategico, al fine di programmare l’insieme delle azioni necessarie a promuovere lo sviluppo del nostro territorio: data la premessa fatta, non c’è dubbio che uno degli assi principali del Piano Strategico dovrà essere costituito dalle risorse identitarie.
Di questo si parlerà sabato 5 marzo alle 17, presso la sala del consiglio comunale di Campo Calabro, in occasione del convegno: “Le risorse identitarie per il futuro della Città Metropolitana: il sistema delle fortificazioni umbertine dello Stretto”.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Campo Calabro in partenariato con il costituendo Club UNESCO locale e lo spin off universitario Urban Lab, consentirà di riflettere sul ruolo che potranno assumere risorse eccezionali come i Forti Umbertini, anche nella prospettiva dell’integrazione dell’Area dello Stretto.
I lavori, aperti dal sindaco, Domenico Idone, e moderati da Enzo Tromba (Osservatorio Città Metropolitana “Edoardo Mollica”), prevedono le relazioni di Patrizia Nardi, Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Lucia Della Spina, Spin-off Urban Lab, Antonio Alvaro, GAL BaTiR e Giuseppe Putortì, Associazione Archigramma.
Interverranno, inoltre, Claudia Ventura (ICOMOS Italia Giovani); Veronica Calveri (Costituendo Club UNESCO di Campo Calabro); Enzo Caruso (Coordinamento Forti dello Stretto); Alberto Giuffrè (Federazione Italiana Club e Centri UNESCO); Franco Rizzi (Amici della Terra, Club di Reggio Calabria).
Le conclusioni sono affidate a Nicola Irto, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria.