Mani di velluto “in rosa”: borseggiatrici “seriali” fermate a Crotone
Fingendosi delle clienti agivano con destrezza, sfilando i portafogli dalle borse delle vittime, tutte donne, dopo averle distratte. Sarebbe stato questo il collaudato modus operandi di un terzetto al femminile - che i militari hanno subito ribattezzato “mani di velluto in rosa” - specializzato, secondo gli inquirenti, in borseggi nei negozi di lingerie, boutique di moda femminile, gioiellerie e parrucchiere della provincia di Crotone.
Così, stanotte, e manco a farlo apposta proprio nel giorno della festa donna, i Carabinieri del Comando Provinciale, su ordine della Procura, hanno fatto scattare le manette per due donne già note alle forze dell’ordine, una 37enne di Torre Melissa, D.S., e una 44enne di Cirò Marina, F.B., mentre per una 35enne incensurata domiciliata a Melfi (Potenza) R.B., ritenuta complice, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera.
L’OPERAZIONE è stata eseguita dai militari di Torre Melissa, alla guida del comandante Giovanni Cordesco, e del NOR della Cirò Marina.
Alle tre sono stati contestati dai Carabinieri, a vario titolo, quattro distinti episodi di furto, commessi tra Torre Melissa, Cirò Marina e Crotone nei confronti di altrettanti negozi di moda ed intimo; pertanto dovranno rispondere di furto aggravato in concorso ed, in particolare, alla 37enne è stata contestata la recidiva e infraquinquennale mentre alla 44enne l’aggravante della recidiva specifica e reiterata.
IL PRIMO FURTO che ha destato l’attenzione dei militari, e dal quale sono partite le indagini, è quello commesso il 18 febbraio scorso in un negozio di tessuti di Torre Melissa nel quale, secondo gli investigatori, le tre indagate, distraendo la titolare ed agendo con destrezza, avrebbero fatto in modo che quest’ultima stesse attenta alla merce messa in vendita, lasciando quindi incustodita la sua borsa. A quel punto si sarebbero impossessate del portafogli e, fingendo di ricevere una telefonata urgente, si sarebbero poi allontanate.
I carabinieri hanno appurato che nell’ultimo periodo erano stati denunciati dei furti avvenuti con le stesse modalità anche a Cirò Marina e a Crotone; così hanno contattato le vittime per acquisire informazioni e facendo vedere loro anche dei fascicoli fotografici, per cercare di individuare le responsabili.
Con questo sistema gli investigatori sono riusciti a contestare alle indagate anche due episodi ai danni di altrettanti negozi di abbigliamento di Cirò Marina, le cui vittime sono legate tra di loro da parentela, avvenuti sempre con le stesse modalità: uno risale al 16 febbraio, quando la 34enne e la 44enne, fingendo di essere interessate ad un capo di abbigliamento, avrebbero distratto la titolare portandole via il portafogli; il secondo è avvenuto il 18 febbraio, sempre le due sorelle (F.B. e R.B.) si sarebbero recare in un altro negozio dove, chiedendo di un vestito, avrebbero approfittato del momento in cui la titolare si era recata in un magazzino a prenderlo, per perpetrare così il reato e poi allontanarsi.
Infine, a conferma delle indagini svolte dall’Arma, vi sarebbe un ultimo episodio, avvenuto il 16 febbraio e che si ritiene sia stato commesso sempre dalle tre indagate: distraendo anche in questo caso la titolare di un negozio di abbigliamento di Crotone, avrebbero asportato, questa volta, svariati capi di abbigliamento, ma in questo caso sarebbero state riprese dalle videocamere di sorveglianza, proprio mentre commettevano il reato.
Le indagini, comunque, non sono ancora concluse: infatti l’Arma chiede la preziosa collaborazione dei cittadini nel denunciare fatti simili eventualmente avvenuti nell’ultimo periodo, per poter ricondurre altri episodi alle donne sottoposte alle misure.
Le misure cautelari sono state emesse dal Gip Michele Ciociola su richiesta del PM Gaetano Bono e del Procuratore Giuseppe Capoccia.
(Aggiornata alle 11:31)
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