Itis Tropea, Scuola Sconfinata: un altare per la Scuola
Nella splendida location della Romano Arti Grafiche si è svolta, nel pomeriggio del tre Marzo, la presentazione del libro ”Scuola Sconfinata Idee Progetti Testimonianze dell’Istituto Superiore di Tropea 2005/15” realizzato dalla scuola tropeana ed edito dalla Romano. Dieci anni di impegno hanno trovato spazio nel volume che ha voluto lasciare traccia di un lavoro svolto nel segno della stretta collaborazione col territorio, secondo i principi di Don Lorenzo Milani della Pedagogia dell’Aderenza e dell’Educativa Territoriale.
Lo sfondo integratore su cui i progetti dell’Istituto tropeano hanno preso forma è stato sempre costituito dagli avvenimenti rilevanti della cronaca di tutti i giorni e dalle provocazioni del territorio diventati luoghi di costruzione di significato. La vicinanza alla pedagogia Milaniana è stata rafforzata ed evidenziata dalla presenza, in veste di ospite d’onore, di Edoardo Martinelli, allievo di Don Lorenzo alla scuola di Barbiana che ne ha ribadito l’essenza: il Priore sposta l’attenzione dai saperi alla persona, dai programmi al bagaglio di conoscenze necessario alla vita. Occorre scommettere sulla formazione delle coscienze e sul pensiero critico, fortificando il dialogo tra le culture perché sono queste le fontiere su cui si gioca il futuro e il senso della scuola e al tempo stesso il domani dell’umanità.
Il metodo Milaniano è tratto direttamente dalla cultura contadina”austera e non permissiva” ed è ancor oggi valido; non è il metodo che va modificato ma, piuttosto, nell’applicarlo, sarà necessario individuare strumenti e bisogni nuovi rapportati all’attualità.
All’evento era presente tutto il mondo della scuola tropeana compresi gli operatori scolastici, docenti e non, che, pur in quiescenza, hanno conservato il senso di appartenenza all’Istituto che in tanti anni di storia ha formato generazioni di professionisti seri e impegnati, sia nella comunità locale che in tutto il mondo.
Tantissimi gli Studenti e altrettanto numerosi i Rappresentanti delle Agenzie Formative: Famiglie, Istituzioni, Associazioni, Club Service, Imprenditori. Tre i Sindaci che sono intervenuti per esprimere la loro gratitudine e la loro volontà di proseguire il cammino ormai consolidato nel segno della cooperazione responsabile: Giuseppe Rodolico, Maria Brosio e Antonio Vita, rispettivamente Primi Cittadini di Tropea, Parghelia e Drapia.
La Dirigente ha condotto la serata definendola speciale perché, attraverso un libro, ha voluto, in realtà, rendere omaggio alla Scuola come idea, come valore, ad una Scuola che, nonostante l’inquietudine del tempo e la difficoltà del contesto ambientale, nel caso della Scuola di Calabria, sta svolgendo alla grande il suo compito di agenzia formativa che in alcuni casi opera non un passo indietro rispetto alla famiglia ma alla pari se non in sostituzione.
“Un altare per la Scuola noi oggi vogliamo costruire insieme, perché siamo tutti noi i protagonisti dell’Istituzione Scolastica fatta non solo dagli Studenti, dalle Famiglie e dagli Operatori Scolastici ma anche dal Territorio, in questo ci abbiamo creduto e investito molto”. (dichiarazione della dirigente)
I ragazzi della scuola tropeana hanno avuto un ruolo importantissimo nello svolgimento dell’evento: lo hanno supportato col servizio convegnistico e di bancheting e lo hanno animato con le loro performance canore e di recitazione. Leitmotiv della serata”L’isola che non c’è”, la canzone di Bennato che ha dato il nome al progetto più forte dell’Istituto incentrato sulla Cittadinanza.
Scuola Sconfinata fissa i dieci anni di lavoro presi in considerazione attraverso immagini e foto, testimonianze, progetti, e riflessioni e soprattutto attraverso le tracce lasciate da tutti quelli che hanno condiviso il percorso. Una scrittura collettiva, l’ha definito la Lento, redatta a diecimila e più mani.
“Il lavoro di documentazione è durato due anni ed è stato molto impegnativo, lo abbiamo portato a termine, nonostante i momenti di stanchezza, grazie a tanta buona volontà e altrettanta passione e grazie anche ad un supporto tecnico ed editoriale d’eccellenza quale quello offertoci dalla Romano Arti Grafiche “ ha affermato la Lento che ha poi chiesto a Mario Romano di intervenire sia come Editore che come imprenditore di successo e Presidente della Confindustria Giovani della Calabria e del Mezzogiorno. La Dirigente ha anche sottolineato che l’individuazione della location, rappresentata dal cuore dell’azienda Romano: i laboratori di produzione, non è stata casuale ma è servita da evidenziare la scelta di campo dell’Istituto di raccordarsi costantemente col mondo delle imprese. Il Presidente Mario Romano, da parte sua, ha ribadito il forte investimento della sua azienda sui giovani e l’importanza della stretta vicinanza tra il mondo del lavoro e quello dell’educazione. “Oggi” ha dichiarato Romano” siamo stati felici di spegnere le nostre macchine per accogliere tanti studenti, il mondo della scuola ed il nostro territorio. E’ tempo di cambiare la visione dell’imprenditore concentrato esclusivamente sull’interesse economico, le imprese che oggi hanno successo sono quelle che hanno un orizzonte più ampio, che hanno anche il desiderio di contribuire alla crescita dei giovani e della comunità. E’ per questo che siamo felici di questa serata che per la prima volta ha aperto i nostri laboratori alla Comunità attraverso la Scuola”
La bellezza del connubio tra il mondo della scuola e quello dell’impresa è stato sottolineato mirabilmente dall’architetto Luigi Giffone, una personalità illuminata della Città di Tropea che ha voluto prendere la parola per esprimere la sua soddisfazione a fronte della bellezza dell’evento sia in termini estetici “ L’armonia del contenitore” che in termini psicopedagogici” L’entusiasmo e la passione di una Scuola che conforta chi desidera un futuro migliore e sa di non avere molto tempo a disposizione per contribuire a realizzarlo” Tanti altri gli interventi che hanno arricchito l’evento, tutti carichi di emozioni quali quelli di Ottavio Scrugli, Presidente della Consulta delle Associazioni che ha apprezzato la capacità dell’Istituto Superiore di sollecitare il valore della condivisione e del superamento del particulare e quello di Ortenzia Caliò, Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dell’Istituto da poco più di un anno che ha sottolineato il desiderio, che il Superiore di Tropea le ha trasmesso, di impegno sul versante pedagogico lasciando un po’ da parte i numeri.
Francesco Pontoriero, ex studente del Classico, ha espresso gratitudine per i principi trasmessigli dalla scuola sul versante dell’impegno sociale e civile e Franca Falduto, Coordinatrice delle Consulte Studentesche, ha voluto ricordare la costante vicinanza alla dirigente Lento in tanti anni di lavoro al servizio dell’educazione dei giovani. Franco Simonelli, Presidente dell’Associazione Terza Liceo Classico, ha ricordato la puntualità con cui, di anno in anno, si rinnova il loro incontro con la scuola attraverso il Premio al Miglior Studente. Sergio Camporeale, che presiede da sette anni il Consiglio d’Istituto, ha voluto rimarcare la fragilità della famiglia di oggi che, nonostante le continue sollecitazioni, ha difficoltà ad assicurare la sua costruttiva presenza tendendo a delegare e, in alcuni casi, a giustificare indebitamente le manchevolezze dei figli, impedendone, in tal modo, la responsabilizzazione. Il compito di dar voce ai docenti è stato affidato alla docente vicaria Giuseppina Tumolo che ha voluto esprimere il senso di appartenenza che connota la componente docente dell’Istituto che, contrariamente ai dati emergenti, non soffre della sindrome di Burnout ma al contrario, sentendosi circondata da un clima di serenità, comprensione e collaborazione, opera con entusiasmo. Anche il prof. Salvatore Rizzo ha voluto esprimere il punto di vista dei docenti sottolineando la gratificazione personale in un compito complesso e delicato reso sereno dal clima di condivisione che caratterizza la relazionalità nell’Istituto. Molto toccanti e profonde le parole di Gabriele Scordamaglia, lo Studente a cui è toccato il compito di rappresentare il punto di vista delle migliaia di giovani che hanno dato vita alla scuola tropeana dal 2005 ad oggi. Gabriele ha confermato l’idea espressa dalla dirigente di una scuola che non limita, non opprime e non costringe ma ha ben chiara la funzione di guida, una scuola in cui educatore ed educando si tengono per mano lungo il sentiero della ricerca del sapere.
Una serata veramente speciale si è rivelata quella vissuta nei laboratori della Romano Arti Grafiche, divenuti palcoscenico non solo di una scuola ma di un territorio che si è dimostrato capace di far quadra stringendosi nel comune desiderio di crescere.
La Lento ha concluso augurando a “Scuola Sconfinata” di non avere il gusto di un consuntivo, “Non è questa la finalità che ci ha motivato e sostenuto ma piuttosto di rappresentare una strada tracciata, sicuramente in salita, ma percorribile se le gambe sono buone, le scarpe sono adatte e il cuore e il cervello guardano nella stessa direzione”.