Ancora disagi per i pendolari calabresi dell’alto tirreno cosentino

Cosenza Attualità

"Il racconto di quanto accaduto oggi 8 marzo ai pendolari della Sapri-Reggio C. ha toni tragi-comici. Comici per la disorganizzazione pressappochista con cui Trenitalia ha gestito un semplice disservizio; tragici, drammatici per i pendolari che si sono visti “rubare” una giornata di lavoro."Lo scrive in una nota l'Associazione Fuori binario.

"I fatti. Il treno regionale 3701 - aggiunge la nota - che costituisce l’unico collegamento mattutino da Sapri verso Reggio Calabria, in coincidenza con il Treno Regionale 8453, è stato soppresso per un guasto.

Alcuni pendolari, non fidandosi , purtroppo a ragione, delle capacità organizzative di Trenitalia, hanno proseguito il viaggio con propri mezzi. Altri, sia perché non muniti di auto, sia perché fiduciosi che “qualcuno” avrebbe provveduto a risolvere il problema, sono saliti sul treno 12691 diretto a Cosenza chiedendo al Capo Treno di contattare la sala operativa per autorizzare la coincidenza con il TR 8453.

La coincidenza, necessaria perché dopo le 6.51 non c’è nessun altro collegamento da Paola verso Reggio, avrebbe comportato un ritardo di 20 minuti ma avrebbe consentito a tutti di raggiungere il posto di lavoro a Lamezia, Catanzaro, Vibo.

La centrale operativa di Reggio Calabria, non si sa per quale motivo, non ha concesso l’autorizzazione e il TR 8453 è partito perfettamente in orario lasciando “a piedi” i pendolari della Sapri Reggio che stavano arrivando a Paola con il 12691.

La soluzione trovata da Trenitalia per far proseguire il viaggio ai malcapitati è stata geniale! Prolungare fino a Reggio il tragitto del Bus sostitutivo che di regola parte da Paola alle 8.05 e arriva a Lamezia intorno alle 9.20 (ben oltre la “fascia pendolari”).

Il “colpo di scena” è stato l’arrivo dell’autobus… guasto! Perdeva acqua dal motore!!! L’autista, come testimoniano le foto, ha cercato inutilmente di farlo “rinvenire” con bottiglie d’acqua, ma non c’è stato niente da fare.

I pendolari decidono, quindi, di rivolgersi all'ufficio movimento della stazione di Paola per chiedere l'autorizzazione in via eccezionale, a salire sull’Intercity notte in arrivo a Paola diretto a Reggio intorno alle 8.40 . Il dirigente della stazione interpellato riferisce che , a sua volta, deve chiedere l’autorizzazione alla Direzione…. Visti i tentennamenti scarica-barile, i pendolari, ormai disperati, si sono rivolti alla polizia ferroviaria invitandola ad unirsi al personale di stazione per sollecitare l’accesso dei pendolari all’Intercity notte.

Nel frattempo Il treno notte è arrivato. Il capo treno non era a conoscenza di nulla e si è mostrato decisamente seccato dalla richiesta dei poveri pendolari abbandonati a se stessi sul binario come mendicanti inopportuni di un passaggio e non abbonati ad un servizio pubblico regionale. Arrabbiati i pendolari hanno perfino chiamato i carabinieri che li hanno invitati a rivolgersi alla Polfer (!!!) ma purtroppo il poliziotto in servizio non è nemmeno uscito dal proprio ufficio. Era solo, non poteva abbandonare la postazione (!!!). I pendolari allontanati in malo modo dall’Intercity sono rimasti sul binario, sconsolati e amareggiati.

In conclusione, - conclude l'associazione - parte di loro sono partiti verso Reggio con un bus sostitutivo del sostitutivo dopo le ore 9,00. Un’altra parte è tornata mestamente indietro.


Ancora una vota i dirigenti in tutti i settori che avrebbero potuto risolvere un problema semplicissimo facendo aspettare il TR 8453 per 20 minuti o con una banale autorizzazione a salire su di un treno diverso da quelli regionali, hanno dimostrato la loro incapacità e/o mancanza di volontà a gestire le più innocue emergenze risolvibili non con i manuali tecnici ma con il mero uso del buon senso.


L’Associazione Fuori Binario adesso dice basta!!! E a questo punto seriamente pensa di rivolgersi alle vie legali per ottenere un risarcimento per i soprusi e le vessazioni subite da chi, purtroppo, non si impegna a far bene il proprio lavoro, da chi non si assume responsabilità per i danni recati e si chiude dentro gli uffici delle stazioni trincerandosi dietro irritanti “noi più di questo non possiamo fare”… più di questo? Qualcosa più di niente rimane niente!!!

Chiediamo a Trenitalia un segnale concreto. Innanzitutto l’assicurazione, scritta non solo verbale, della coincidenza dell’UNICO collegamento Sapri-Reggio C. (TR 3701 con TR 8453) e, visto che noi pendolari paghiamo regolarmente l’abbonamento, e uno sconto , la cui erogazione possiamo concordare insieme, per l’acquisto del prossimo abbonamento mensile a parziale recupero del danno subito dalla perdita della giornata lavorativa. Chiediamo, inoltre, alla Regione Calabria, di farsi garante e portavoce delle nostra specifica richiesta.

Pensare che tutto questo è accaduto all’indomani dell’importante, quasi epocale incontro delle Associazioni Pendolari (Fuori Binario, Ferrovie in Calabria e APJ) con l’Assessore Musmanno a cui auguriamo di poter realizzare quanto prima tutti i progetti illustrati e con cui ci impegniamo a collaborare nel modo più costruttivo possibile .