Cariati pulita: “E’ di nuovo emergenza acqua”
"A Cariati è di nuovo emergenza acqua. Il libero comitato cittadino Cariati Pulita, interviene a seguito dell’emanazione, da parte del sindaco Filippo Sero, dell’ordinanza n. 4 dell’8 marzo scorso, in cui il primo cittadino comanda l’interdizione dell’acqua della rete idrica". E' quanto si legge in una nota di Cariati pulita.
"L’ordinanza - continbua - segue la nota Asp del 7 marzo scorso contenente i risultati dell’analisi dei campioni prelevati nel territorio comunale. Le analisi microbiologiche trasmesse al Comune da Arpacal, anche se con risultati parziali, hanno evidenziato, in vari punti, la contaminazione delle acque con coliformi fecali, in valori non conformi ai limiti di legge (5/100 ml). A seguito di ciò, il primo cittadino ha vietato l’utilizzo dell’acqua erogata dalla rete idrica per scopi potabili in gran parte del territorio comunale.
Dai rilievi effettuati dall’Ufficio Tecnico, il problema, nello specifico, riguarda il serbatoio di località Ponte del Varco servito dall’acquedotto del Lese e dall’impianto del Petraro che porta l’acqua nelle case anche nelle zone Scoglio - Carrera, sotto le Mura, via Nazionale (scalinata Scoglio), piazza Fischia e piazza dei Cinquecento.
Il Comitato Cariati Pulita, in corsa per le elezioni amministrative 2016 con il candidato a sindaco Assunta Scorpiniti, dice basta a una situazione sempre più ricorrente, che compromette la salute e un diritto essenziale dei cittadini. Gli attivisti denunciano: “Siamo di fronte a decenni di mancati investimenti nella realizzazione e nella manutenzione della rete idrica; a centinaia di comuni calabresi indebitati con il colosso Sorical che li tiene al cappio; all’inefficienza di un’amministrazione comunale senza spina dorsale, colpevole di non aver mai affrontato seriamente una tematica di vitale importanza che oggi diventa dramma”.
Il Comitato Cariati Pulita, a riguardo, recepisce totalmente i capisaldi della Proposta Regionale Di Iniziativa Popolare su “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”, avanzata nel 2013 dal Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” e il risultato referendario del 2011, per un ribaltamento nella gestione del settore. “L’acqua – dichiara in proposito il candidato a sindaco – è un diritto universale, che va garantito da un’amministrazione efficiente, come accade a Riace e a Saracena dove l’acqua è pubblica, dove i servizi sono gestiti e garantiti a costi irrisori con Aziende Pubbliche Comunali o di Comprensorio partecipate dai cittadini senza scopo di lucro”.
Il Comitato Cariati Pulita propone, per questo, discussioni partecipate e mirate ad avviare percorsi di ripubblicizzazione del servizio per raggiungere una completa autosufficienza idrica con la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento.
“Nel nostro comune è urgente il rifacimento di una rete idrica ormai obsoleta – aggiunge Assunta Scorpiniti - accedendo a forme di gestione comprensoriale e veicolando i finanziamenti della programmazione europea per opere utili alla comunità costretta a vivere situazioni da terzo mondo, che impediscono la crescita economica e danneggiano la salute pubblica”. Gli attivisti rincarano la dose, accusando l’amministrazione Sero di inefficienza e del fallimento del sistema di affidamento della rete idrica a giganti economici che lucrano e speculano alienando un bene comune. Affermano a riguardo: “Se si considera la qualità del servizio, le tariffe per l’acqua imposte da Regione e Sorical, sono da ritenersi illegittime, oltre che frutto di trattative e accordi che non rispettano i criteri di legge”. Gli accordi con Sorical, a loro dire, non garantiscono il servizio e la sicurezza per la salute ma solo introiti ai privati e costi eccessivi per i cittadini; vale per l’acqua come il servizio rifiuti. E incalzano: “Sono ormai anni che denunciamo pubblicamente, nei nostri percorsi di lotta, che oggi si ritrovano nel progetto politico di Cariati Pulita, la situazione della rete idrica nel territorio cariatese. A Cariati, ad oggi, manca ancora l’acqua, e se ne viaggia nella condotta comunale - concludono i componenti del Comitato - è pericolosa per la salute pubblica”. La richiesta, al Sindaco Sero, è di aprire un tavolo che affronti da subito l’emergenza avviando una discussione costruttiva “che possa creare le basi per un’operazione di sganciamento da Sorical e dare il via ad un progetto di ripubblicizzazione totale del servizio”.