Il brioso My fair lady diverte il Rendano
Lunghi applausi, ieri sera, sul palco del teatro A. Rendano per “My Fair Lady” un must della commedia musicale americana. Torna per la “Stagione Teatrale 2015/2016”, a cura de L'Altro Teatro, la compagnia di giovani artisti guidati da Corrado Abbati.
Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 12 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone de “L’AltroTeatro”. Quest'anno la storica società compie ben vent'anni di attività.
Risate a scena aperta, per “My Fair Lady”. Due ore di puro piacere, di celebre canzoni e travolgenti coreografie. Ambientata in una patinata Londra di fine 800 , la commedia racconta la storia di Henry Higgins, eccentrico professore di fonetica e della piccola fioraia Eliza Doolittle. Lo studioso scommette con l’amico Pickering di essere in grado di educare alla buona pronuncia e ai modi raffinati la ruspante Eliza, che parla un dialetto atroce e sgraziato, fino a farla scambiare per una dama d’alto lignaggio. Ha inizio quindi una rigorosa opera di educazione. E’ proprio a casa di lei che Eliza farà la conoscenza di Freddy Eynsford Hill che da Eliza resta affascinato. Finalmente Higgins presenta la fanciulla ad una festa d’ambasciata, spacciandola con successo per una duchessa rumena. Eliza, giunta alla svolta della sua vita, non sa cosa fare di sé e del suo futuro, e il suggerimento di Higgins di sposare Pickering la manda su tutte le furie.
Gag divertenti, numeri di danza e brani indimenticabili sono gli ingredienti di uno spettacolo vivace e dal ritmo serrato. Un allestimento che strizza l’occhio alle ambientazione della pellicola che rese celebre l'indimenticabile Audrey Hepburne. In realtà, “My Fair Lady” si ispira al romanzo “Pigmalione” di G.B. Shaw. Un musical chee ebbe un grande successo a Broadway grazie all'interpretazione di Julie Andrews e in seguito, al film di George Cukor (1964) con Rex Harrison e la Hepburn. Corrado Abbati affronta la sfida seguendo fedelmente la commedia. Una messa in scena sobria e raffinata in cui spiccano le coreografie corali e i virtuosismi vocali dei due protagonisti.
“La rana in Spagna”, “Vorrei danzar con te”, alcuni dei brani più celebri, fanno dello spettacolo firmato da Corrado Abbati, un musical piacevole e coinvolgente. E’ senza alcun dubbio una bella opera corale, i giovani interpreti della compagnia si misurano con un mostro sacro della commedia musicale americana. Esuberanti e dalle eccellenti doti canore, i protagonisti non tradiscono le aspettative così come la regia di Abbati (tra i maggiori interpreti italiani d’operetta) lascia grande spazio ai virtuosismi e alla loro versatilità canora. Il testo, divertente e leggermente modernizzato nel linguaggio, ha un buon ritmo e strappa sorrisi e risate pur conservando intatto lo spirito e l’ingenuità dell’originale. L’umorismo, vintage come i costumi e le scene, diverte il pubblico. Le coreografie, in perfetto stile Broadway, sostengono coerentemente questo allestimento che rende omaggio a un musical leggendario.