Meetup Crotone: Sanità, la politica si assuma le proprie responsabilità
"Non ci si può silenziosamente abituare a tutto, restare inerti ed assistere passivamente al tragico scenario che vede da qualche giorno coinvolto il nosocomio di Crotone. In una situazione di preoccupante emigrazione sanitaria, che grava sulla condizione dei cittadini e sulle casse della Regione risulta inaccettabile, insensato ed illegittimo il decreto n. 30/2016 del 3 marzo 2016, con il quale il Commissario ad acta della Sanità ha definito la riorganizzazione della rete ospedaliera, riducendo ulteriormente i posti-letto di alcune unità di vitale importanza per l’ospedale San Giovanni di Dio. Per l’ennesima volta, si è tentato di “tagliare” la dignità e il diritto alla salute dei cittadini crotonesi, proponendo la soppressione del reparto di nefrologia, dermatologia ed un drastico ridimensionamento del reparto di anatomia patologica e del servizio di microcitemia-ematologia".
E' quanto scrive il meetup "Amici di Beppe Grillo" di Crotone. "La “correzione” - continua la nota - che il commissario Scura avrebbe fatto al decreto, il successivo 10 marzo, concedendo 10 nuovi posti letto all’ospedale cittadino, non cancella ciò che è stato tentato. Stanno distruggendo la sanità pubblica, stanno violando i nostri diritti costituzionalmente riconosciuti. Il Commissario Scura, responsabile dell’illegittimo atto, oggi fortemente contestato dal MeetUp “Amici Beppe Grillo Crotone“, deve fare un passo indietro e abbandonare il suo incarico, ponendo fine al “caos Sanità”.
"I cittadini crotonesi - aggiungono i grillini - non possono pagare l’amaro conto di una pessima gestione amministrativa, politica ed economica della Sanità calabrese. Non si può ragionare solo in termini di riduzione dei servizi per far rientrare l’enorme debito, impostoci dall’Europa, tagliando la sanità pubblica, ancor di più se ciò che viene limitato e leso è il diritto ad ottenere prestazioni sanitarie e specifiche per le persone affette da patologie anche degenerative, irreversibili. Per loro, il diritto ad essere curati rappresenta la speranza di poter vivere e convivere con la malattia e tenerla costantemente sotto controllo. E’ un problema che riguarda ciascuno di noi, soprattutto se si pensa che il nosocomio pitagorico è l’unica struttura ospedaliera pubblica esistente nella provincia e che i reparti che si vogliono tagliare sono efficienti e funzionali, offrono un servizio indispensabile e professionale a noi cittadini crotonesi".
"In questo scoraggiante frangente - proseguono dal Meet Up - il deficit sanitario aumenta, il diritto alla salute viene progressivamente ridotto, mentre i costi per consulenze ed assegnazioni illegittime ammontano a milioni di euro. Pertanto, come già ribadito dalla Portavoce del M5S Dalila Nesci, sollecitiamo la revoca immediata degli incarichi commissariali per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, affermando altresì che l’episodio in questione conferma un’approssimativa e pericolosa gestione della sanità da parte dei delegati del Governo. E’ vergognoso “risparmiare” sulla salute dei crotonesi, sui servizi essenziali di assistenza sanitaria, bisogna piuttosto che la politica regionale si assuma le responsabilità e ridisegni un sistema di trasparenza nella gestione delle risorse della sanità pubblica".