Pugliese e Galea: “Italia viva esce dal tavolo del centrosinistra a Crotone”
"Dopo mesi di attesa e incontri interlocutori, la riunione del tavolo del centrosinistra svoltasi ieri sera ha certificato, purtroppo, il fallimento di un percorso che, almeno in teoria, avrebbe dovuto porre le basi per una coalizione ampia, competitiva e credibile in vista delle elezioni amministrative del 2026. Italia Viva, dopo aver partecipato con spirito costruttivo e leale a tutte le fasi di dialogo, annuncia oggi l’uscita formale dal tavolo del centrosinistra a Crotone". E' quanto comunicano Ugo Pugliese, coordinatore provinciale e Mario Galea, coordinatore Cittadino di Italia Viva Crotone.
"Ci siamo trovati - prosegue la nota - ancora una volta di fronte a un confronto sterile, ripiegato su se stesso, dove si è parlato dei problemi cronici della città in modo rituale e superficiale. Bonifica, sanità, lavoro, infrastrutture, viabilità: temi cruciali, ma trattati senza alcuna proposta concreta, senza visione strategica, senza un’idea condivisa di governo.
Crotone merita di più. Serve un progetto politico forte, non l’elenco dei problemi su cui tutti si dichiarano d’accordo ma nessuno propone soluzioni reali. A questo si aggiunge un problema ancora più profondo: l’impostazione chiusa e autoreferenziale del campo progressista locale, incapace di dialogare con le forze civiche, riformiste e moderate. Non si è discusso del perimetro della coalizione, né di chi e come coinvolgere, né di quale metodo democratico adottare per la scelta della leadership.
L’unico punto che sembrava già deciso a priori, su impulso di Pd, M5S e Avs, è che il candidato sindaco dovrà essere una figura interna ai partiti, una cosiddetta figura di garanzia per gli equilibri delle segreterie, scelta senza alcun confronto e senza alcuna condivisione.
Una linea sbagliata, che replica modelli già bocciati dagli elettori, a Crotone e altrove. Italia Viva - proseguno Pugliese e Galea - rivendica un percorso serio e responsabile. Per oltre due anni abbiamo lavorato alla costruzione di un’area centrista, moderata e riformista, ma lo abbiamo messo in pausa proprio per investire, con generosità, nel tentativo di costruire un campo largo. Abbiamo anteposto il bene comune alla logica di parte, offrendo disponibilità, metodo e apertura. Ma oggi dobbiamo dirlo con franchezza: quel campo largo, a Crotone, non esiste più.
La rottura locale riflette un problema più ampio. La stessa chiusura che stiamo denunciando a Crotone la ritroviamo in molte realtà della Calabria e anche nel dibattito nazionale. Un centrosinistra che si chiude nelle segreterie, che difende le appartenenze prima dei contenuti, che teme il confronto con il civismo e con le energie riformiste, non è un’alternativa credibile.
A livello nazionale, Italia Viva continua a lavorare per una casa comune dei riformisti, aperta al contributo di chi crede in un’idea moderna, pragmatica e progressista dell’azione pubblica. Il modello a cui guardiamo è quello di una politica che unisce competenza e coraggio, che ascolta e decide, che affronta i problemi con strumenti nuovi e non con i riflessi del passato.
Crotone ha bisogno di un progetto politico vero, con una visione amministrativa solida, che parli al mondo del lavoro, dell’impresa, delle professioni, della scuola, della sanità, dei giovani e del civismo organizzato. Non ci interessa partecipare a discussioni dove ogni volta si ricomincia da capo e dove le decisioni vengono prese altrove. Non accettiamo di fare da spettatori.
Vogliamo essere protagonisti. Per questo Italia Viva si dice pronta a costruire una proposta, da promuovere nei prossimi mesi, a partire dall’ascolto della città e dal coinvolgimento di tutte le realtà che credono in un’alternativa democratica e riformista. Non correremo da soli per testimonianza. Ma se serve, costruiremo una proposta credibile fuori da un tavolo che ha rinunciato a includere.
Con chi ha voglia di mettersi in gioco. Con chi vuole vincere per cambiare, non sopravvivere per contare.Da oggi si apre una nuova fase. Lavoreremo per dare voce a quell’area riformista, progressista e moderata che oggi non si sente rappresentata. Vogliamo parlare alla parte della città che non si rassegna al declino e che non si riconosce nei vecchi schemi.
A chi ha voglia di costruire, di innovare, di amministrare con serietà e competenza.L’invito è rivolto a tutte le forze politiche, associative e civiche: costruiamo insieme un fronte comune, non contro qualcuno ma per qualcosa. Per il futuro di Crotone, per una città più giusta, moderna, vivibile, che sappia ritrovare orgoglio e fiducia. Ora è il momento di scegliere. Italia Viva la sua scelta l’ha fatta".