Crotone, rinnovato il direttivo del Forum delle Associazioni Familiari
Dieci sono le associazioni di area cattolica riunitesi lo scorso 9 marzo per rinnovare il direttivo del forum provinciale di Crotone delle associazioni familiari. I rappresentanti di Acli, Mcl, Rinnovamento nello Spirito, Vivere In, Famiglie Nuove, Anir (Associazione Nazionale Insegnanti di Religione), AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), Ofs (Ordine Francescano Secolare), Coldiretti, Anfn (Associazione Nazionale Famiglie Numerose) hanno eletto all’unanimità Rachele Via (Vivere In) alla presidenza e Maria Rita Cortese (Mcl) alla vicepresidenza, mentre Pasquale Mungari (Anfn) è alla segreteria del direttivo.
Ricca e piena di proposte la discussione aperta dall’intervento del presidente del Forum regionale Antonino Leo, che ha messo in rilievo l’importanza dell’associazionismo che, lavorando in rete, può essere uno stimolo importante nella costruzione di un clima favorevole allo sviluppo di iniziative in favore della famiglia.
“In una situazione sociale estremamente delicata e critica quale quella del territorio di Crotone – ha affermato Rachele Via - le famiglie sono duramente messe alla prova e fanno fatica sempre più a svolgere anche quella funzione di ammortizzatore sociale che hanno finora assunto”.
In questo panorama, il Forum delle associazioni familiari punta a far convergere le tante energie positive che lavorano – spesso sottotraccia – nella nostra realtà per rilanciare il messaggio che la famiglia, frutto dell’amore di un uomo e di una donna, costituisce l’ossatura forte della nostra società e che senza famiglia non è possibile parlare di futuro.
Il Forum, che nasce nel 1992 con l’obiettivo di portare all'attenzione del dibattito culturale e politico italiano la famiglia come soggetto sociale, in Calabria oggi conta circa 25 associazioni ed è presente in tutte le province.
In effetti, “è indubbio che ciascuna associazione ha un proprio ambito di attività – ha detto ancora Antonino Leo - e che lavora per realizzare obiettivi che significano, pur nella loro varietà, crescita e progresso del territorio. Ci sembra, comunque, specialmente nel contesto storico nel quale viviamo, non rinviabile una azione comune volta alla armonizzazione delle energie in direzione dell’interesse comune, che sta a cuore a tutti”.