Auto imprenditore bruciata nel Catanzarese
A San Sostene, centro in provincia di Catanzaro, l'autovettura di un imprenditore è stata incendiata la scorsa notte.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della compagnia di Soverato, si tratta di un'automobile intestata ad un'azienda edile e in uso a Pietro Frustagli, titolare della società insieme al padre. L'uomo è fratello del vicesindaco di Sant'Andrea Apostolo sullo Jonio (Cz) ma, secondo gli inquirenti, non ci sarebbero collegamenti tra l'intimidazione e l'attività politica del congiunto. I Carabinieri hanno rinvenuto sul posto tracce di liquido infiammabile, a conferma dell'origine dolosa del rogo, ed hanno avviato le indagini per risalire agli autori del fatto.
"Da mesi sindaci, amministratori locali, politici, magistrati, imprenditori, sindacalisti, giornalisti della nostra regione subiscono continue intimidazioni. Lettere anonime, negozi incendiati, auto distrutte". E' quanto scrive Michele Mirabello, consigliere regionale.
"Un’escalation - continua la nota - che questa notte ha colpito il vicesindaco di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, Ivan Frustagli e la sua famiglia. Il veicolo di proprietà della sua azienda è stato infatti dato alle fiamme.
Un ennesimo atto intimidatorio che fa riflettere. Le nostre amministrazioni locali si trovano a dover governare i loro paesi, in un clima di perenne tensione e paura. Bisogna avere la consapevolezza che questo fenomeno ha assunto il carattere di una vera e propria emergenza nazionale. Non può essere affrontato solo in Calabria, serve una grande assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze democratiche.
In attesa che forze dell’ordine e magistratura facciamo al più presto piena luce su quanto accaduto voglio far pervenire a Ivan e alla sua famiglia sentita vicinanza e solidarietà".
“Esprimo ferma condanna del vile atto intimidatorio nei confronti del Vice Sindaco di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio e amico Ivan Frustagli”. Così si esprime Grazioso Manno, Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, che si dichiara basito e disgustato per l’ennesimo avvertimento a rappresentanti delle Istituzioni per il solo fatto di svolgere un impegno civico in favore della comunità. E’ evidente che proprio questo tipo di amministratori sono le figure più esposte perché in prima linea ad affrontare con mezzi, sempre meno adeguati, le difficoltà. “Colgo altresì l’occasione – sottolinea il presidente – per rinnovare la solidarietà mia personale e di tutto il Consorzio anche al Sindaco Ramogida e all’intera amministrazione Comunale di Sant’Andrea. Ormai – conclude Manno – è davvero preoccupante l’ondata di violenza che colpisce gli amministratori pubblici che troppo spesso, sopratutto dei centri minori, finiscono nel mirino di attentatori”.