Lotta al bullismo, grande partecipazione al convegno di “MiPiaci”
Nell’ambito “educativo territoriale”, inteso come possibilità di fare rete tra i sopracitati organismi, s’inserisce l’attività dell’associazione di psicologi e psichiatri “MiPiAci”. Il sodalizio, presieduto da Bruno Pisani, è stato protagonista in Lombardia, nell’ambito dell’incontro e workshop “Tu sì che vali, innamorati di te”, prima di riprendere le attività nel Vibonese. I problemi delle nuove classi generazionali sono stati affrontati in un’apposita convention, in occasione della quale si è evidenziato il metodo di lavoro della “MiPiAci”, lontana dai metodi tradizionali. E proprio a Lecco, nell’evidenziare la scarsa capacità comunicabilità tra giovani ed adulti, si è sottolineata l’esigenza di andare incontro ai giovani negli ambienti da loro frequentati, famiglia e scuola in primis. Il disagio si manifesta in atteggiamenti violenti, ma anche in isolamento, scarso desiderio di socializzare, consumo di alcool e sostanze stupefacenti.
La volontà di avere tutto ed ora, infatti, si traduce in uno stato d’inquietudine: “I ragazzi, molto spesso, non riescono a discernere la realtà vera da quella apparente. Sono convinti che il loro punto di vista corrisponda al reale e tendono a vivere anche le più semplici emozioni in maniera molto intensa”. I casi di suicidio o tentato suicidio, così come atti autolesionistici sono spesso compiti per motivi che, ai più, possono apparire banali: “Il ragazzo viene educato al tangibile, a vivere il presente, ad essere un consumatore, non un pensatore”. Da qui il vivere per le cose materiali, senza proiezione nel futuro, senza memoria nel passato. Per il genitore, così come per l’insegnante, la sfida più grande viene rappresentata dall’esempio. Essere educatori significa essere modelli non perfetti ma coerenti e presenti.
Quindi la necessità di essere portatori di valori positivi per i ragazzi “altrimenti saranno portati a fare propri i valori ed i messaggi provenienti dal mondo consumistico-commerciale”. Questioni analizzate, nel contesto del Vibonese, nei locali della scuola primaria “Pagano”, grazie alla manifestazione “Famiglia e scuola uniti per vincere”. Un evento nato per far incontrare professionisti, insegnanti genitori, alle prese con fenomeni di bullismo. Nel corso della manifestazione, durante la quale sono intervenuti la dirigente Violetta Pasqua, la psicologa Vittoria Vardé , il luogotenente Raffaele Castelli, la professoressa Orsolina Campisi ed il presidente Pisani, si è ribadito del rapporto inscindibile tra scuola e famiglia, per prevenire e limitare l’insorgere di atteggiamenti aggressivi e prevaricatori nei ragazzi. I positivi riscontri della giornata hanno spinto la dirigente Pasqua a considerare fattibili ulteriori appuntamenti sulle tematiche trattate. Soddisfazione, al margine dell’iniziativa è stata espressa da Pisani: “Nessuna famiglia – ha commentato in conclusione Pisani - può esentarsi dall'apportare il suo contributo nella lotta al bullismo, fenomeno che nasce in famiglia e si mette in atto a scuola e nella società”.