Crotone: la Polizia Postale incastra truffatore on line
A seguito di accurate indagini di Polizia Giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone, e condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Calabria”, diretto dal dott. Sergio Iannello, è stato incastrato il truffatore responsabile di numerose truffe on line a danno di aziende che praticano l’e-commerce. L’attività investigativa svolta dalla neo istituita Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Crotone, con l’ausilio della squadra investigativa compartimentale di Reggio Calabria, ha avuto inizio a seguito della denuncia presentata dal Direttore di un Istituto Bancario di Crotone nella quale si segnalava che un ignoto acquistava on line merce per la quale, a dimostrazione dell’avvenuto pagamento, forniva alle aziende copia falsificata di bonifici bancari attestanti l’esecuzione presso il citato Istituto di Credito crotonese. Le indagini, snodatesi attraverso l’uso di innovative tecniche di indagine telematica, i cui esiti sono stati opportunamente riscontrati tramite l’esecuzione di tradizionale attività di polizia giudiziaria, hanno consentito di individuare quale responsabile C.A., 40 anni, di Crotone, pregiudicato che è stato denunciato in stato di libertà all’A.G. per truffa, falso, ricettazione e sostituzione di persona.
L’attività che ha consentito di cogliere in flagranza il reo è partita dal pedinamento del corriere incaricato di consegnare la merce ordinata on-line a persone fittizie i cui dati identificativi corrispondevano a quelli forniti, di volta in volta, dal truffatore che si presentava al corriere per la ricezione della merce esibendo documento identificativo falso (riportante medesimi dati). Successivamente alla consegna della merce da parte del corriere, il truffatore si recava a depositare la stessa presso un suo domicilio, dove veniva sorpreso dagli agenti di Polizia che lo avevano pedinato per poi sottoporlo anche a perquisizioni domiciliari che consentivano il ritrovamento di altra merce già ritirata mediante lo stesso stratagemma. Si tratta di materiale appartenente a diverse categorie merceologiche: computer, canne da pesca, cellulari, falli e vagine di gomma, parrucche, fotocamere, bambole gonfiabili, fucili subacquei ecc.. La diversità del materiale rinvenuto, nonché l’ingente quantitativo, rende verosimile l’ipotesi che il denunciato rimettesse sul mercato nero la suddetta merce, pertanto sono in corso ulteriori indagini per individuare eventuali compartecipi e fiancheggiatori.