Gallo: Le opportunità del turismo culturale anche in Calabria

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"In base ai dati provvisori del 2015 resi disponibili dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, relativi a visitatori e introiti dei Musei, Monumenti ed Aree Archeologiche Statali, emerge con maggiore chiarezza il grande patrimonio pubblico esistente in Italia e nel Mezzogiorno, che costituisce una grande ricchezza da valorizzare adeguatamente". E' quanto scrive l'architetto Vincenzo Gallo.

"I visitatori - continua la nota - complessivamente sono stati in Italia 45 milioni con un incremento del 6% rispetto al 2014, gli incassi pari 155 milioni di euro e un incremento del 14%, mentre gli ingressi gratuiti sono aumentati del 4%. A questi dati vanno aggiunti quelli relativi ai visitatori in siti non statali.

Ai primi tre posti per numero di visitatori troviamo il Pantheon, con circa 7,5 milioni di visitatori, il Colosseo, con 6,5 milioni, e gli scavi di Pompei con 2,9 milioni.

Nella graduatoria per regioni per numero di visitatori risultano al primo posto il Lazio, al secondo la Campania e al terzo la Toscana. Da sottolineare che la classifica 2015 del Ministero non include la Sicilia, che dovrebbe essere nelle prime posizioni anche in base a dati 2014 dell’Istat.

I maggiori incrementi sono stati registrati in Piemonte, in Puglia e in Basilicata.

In Calabria ai primi tre posti per visitatori sui quindici censiti dal Ministero in Calabria sono risultati il Museo archeologico di Reggio Calabria (164 mila), la Cattolica di Stilo (34 mila) e il Museo e Parco Archeologico di Borgia (circa 33 mila).

Secondo il MIBACT, nel 2013, nelle prime dieci città di interesse storico e artistico per presenze turistiche, oltre alle grandi città d’arte come Roma (23 milioni di presenze), Venezia, Milano Firenze, Napoli, Torino e Bologna, troviamo anche piccole e medie città come Ravenna Pisa e Verona (quest’ultima al decimo posto con 1,5 milioni di presenze).

Con queste città d’arte dovrebbero poter competere anche le piccole città del Mezzogiorno e della Calabria. Al riguardo bisogna tenere conto che nel Mezzogiorno sono presenti le grandi aree archeologiche della Magna Grecia e notevoli risorse ambientali, storico/culturali ed enogastronomiche, che se adeguatamente valorizzate e promosse, potrebbero contribuire a far crescere ulteriormente flussi turistici, occupazione e sistema delle imprese".