Crosia. Taglio di alberi, Seminario (Pd): uno scempio, chi doveva vigilare?
“Con accanimento maniacale l'Amministrazione del Comune di Crosia, con l'avallo del Corpo Forestale dello Stato, Polizia Stradale, Anas, sta devastando un patrimonio naturalistico di alberi di alto fusto dell'età tra i 40-60 anni, ricadenti nel territorio del Comune … e disseminato lungo i due lati della strada Statale 531. Una escalation che ha causato uno scempio del taglio indiscriminato con “taglio a raso” di decine e decine di esemplari, che in larga parte potevano essere slavati con opportuni interventi di manutenzione. Inoltre non esistono agli atti del Comune nessun progetto di taglio e di piantumazione divulgato attraverso il sito dell'Ente”.
La denuncia è di Santo Seminario, Consigliere Comunale di Crosia e Capogruppo del PD, che per far presente la problematica ha inviato una mail alla Polizia Municipale del comune del fascia jonica cosentina, al Dirigente dell’Ufficio Tecnico dell’Ente, a Italia Nostra, Lega Ambiente e WWF Italia.
“Questa mania è una costante, sin dall'insediamento, dell'attuale Amministrazione, la quale – scrive nella missiva Seminario - ha avviato una campagna di abbattimento a 360 gradi che ha riguardato l'intero territorio comunale di tantissimi alberi già esistenti. Basta fare un giro per constatare gli innumerevoli ceppi degli alberi recisi a raso. Senza esagerare e senza strumentalizzare, a occhio e croce, il taglio indiscriminato a riguardato più di 100 alberi. È qualcosa di abnorme e di inaccettabile. Possibile mai che nemmeno un esemplare si potesse salvare”.
“Il Comando della Polizia Municipale, che ha assistito ai lavori del taglio - fa poi rilevare il consigliere comunale - ha quantificato quanti alberi sono stati recisi e quanti alberi sono stati piantumati nel rispetto delle norme vigenti. È a conoscenza se agli atti del Comune vi è una relazione tecnico-illustrativa con l'individuazione e la catalogazione degli alberi da tagliare, se vi è un servizio fotografico degli alberi interessati? Il comando della Polizia Municipale a quale dovere d'ufficio ha adempiuto come atto probatorio dell'avvenuto intervento in caso di risvolto giudiziario?”
“A mio modesto parere – aggiunge il Capogruppo Pd - risulta che le piante secche da tagliare vanno catalogate e numerate e immediatamente dopo il taglio vanno sostituite e comunque il taglio va relazionato. Per concludere quante piante sono state sostituite dai vari tagli fatti prima e di questi di adesso? In questa assurda vicenda - prosegue - ho notato molta superficialità e scarsa tutela dell'ambiente. Non so se il Corpo Forestale dello Stato che ha avallato il taglio, con verbale del 20/10/2015, ha poi svolto una costante vigilanza durante il taglio. Cosa significa a conclusione del verbale "di tali alberi, ovvero le piante di pino domestico de quo, si verifichi se risultano soggetti a particolare tutela (vincolo idrogeologico, vincolo paesaggistico-ambientale, Monumentale, Storico e Architettonico)”
Poi Seminario si concede un’annotazione politica: “il Sindaco Antonio Russo - conclude - ha fatto una campagna elettorale improntata tutta alla tutela dell'ambiente. A me pare che c'è l'ha con la natura. Parafrasabile a quel famoso detto storico ‘dove passa Attila non cresce nemmeno un filo d'erba”.