Soverato, unico Comune ad aderire bando “Botteghe di mestiere”
Il Centro per l’Impiego di Soverato è stato l’unico della Calabria, e tra i primi in Italia, ad aderire al bando “Botteghe di mestiere e dell’innovazione” pubblicato da Italia Lavoro. Le botteghe presentate sono botteghe “di filiera” attivate coinvolgendo aziende integrate in senso verticale. Tale modello ha permesso quindi di consolidare i rapporti di aggregazione fra le aziende e rendere possibile la sperimentazione di un nuovo percorso di formazione. Si tratta di un programma la cui finalità è quella di favorire la trasmissione ai giovani di competenze specialistiche e il ricambio generazionale nei mestieri artigianali.
A questo si lega inoltre l’obiettivo di favorire l’occupazione dei giovani tra i 18 ed i 35 anni, attraverso percorsi formativi on the job con la speranza di rilanciare, tra le nuove generazioni, i mestieri tradizionali considerati strategici per la diffusione del Made in Italy. La promozione e la realizzazione di un sistema di Botteghe e l’attivazione di dei tirocini formativi della durata di sei mesi, puntano a stimolare la nascita di nuova imprenditoria e di processi di innovazione, internazionalizzazione e sviluppo di reti su base locale.
Le filiere presentate dal Centro per l’Impiego di Soverato sono state: “Ama.Mi Miele”, che ha coinvolto dieci aziende che si occupano di produzione, trasformazione e commercializzazione del miele e “Nocciola di Calabria” che ha coinvolto nove aziende nel settore della produzione trasformazione e commercializzazione della nocciola. L’obiettivo principale delle botteghe, quindi, è quello di recuperare lavoro qualificato per le imprese favorendo il subentro dei giovani in agricoltura attraverso un percorso di inserimento nel mondo del lavoro.
Il progetto, che vede come responsabile Carolina Scicchitano, è stato sottoscritto dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro Enzo Bruno in qualità di soggetto promotore dei tirocini. “Un progetto che potrebbe diventare una preziosa occasione per sperimentare un modello di intervento di politica attiva, teso ad offrire alle imprese del territorio la possibilità di fare rete – ha affermato il presidente dell’Ente intermedio di Catanzaro – ma anche di consolidare i rapporti di aggregazione e di filiera, di sperimentare il vero percorso di formazione duale, vale a dire la ormai imprescindibile integrazione tra scuola/formazione e lavoro, tanto auspicato dalle recenti riforme del lavoro”.