Tv: "La Padania", Gf ritrae un nord triste, si salva solo il sud
Una rappresentazione dell'Italia "falsata", "architettata per un fine meramente ideologico", e cioe' stabilire che il Sud, malgrado i suoi problemi, sia "senza appello la parte migliore del Paese". E' la critica che 'La Padania' riserva all'undicesima edizione del Grande Fratello, "costruita - si denuncia - per propagandare tutto quello che e' contro il modo di intendere la societa' da parte della Lega Nord; o meglio, di tutto il Nord". "E questo taglio - si continua - e' ancora piu' chiaro se si guarda chi rappresenta quest'area del Paese: un disoccupato di Como che cerca di fare il gigolo' anche se le fattezze fisiche di certo non lo aiutano moltissimo; una speaker radiofonica, figlia di un cestista, un po' troppo 'schizzata'; e, per concludere, una 26enne modella di Milano in crisi col suo fidanzato". "Ecco qui il confronto tra i due mondi - si commenta -: un Sud pieno di fantasia e vivacita', e un Nord, triste, in costante crisi nervosa, non soddisfatto da quello che produce e da come lo produce". Il quotidiano leghista stigmatizza, inoltre, la decisione di accogliere nel reality il figlio di un camorrista. "In molti si sono pronunciati contro questa partecipazione - si fa notare - ovviamente nulla di particolare contro il giovane; molto, invece, contro l'immagine di esaltazione di un fenomeno che puo' venire dalla sua presenza cosi' costante in tv". "Qualcuno pensa che possa essere messaggero di una forte condanna del crimine: dalle prime ore e battute non sembra proprio", si obietta. Infine si definisce "capitolo assai delicato" la presenza dei "due giovani per meta' stranieri". "In sede di presentazione le sfumature erano tutte velatamente polemiche su un certo modo di considerare la nostra societa' con le attuali regole - si sottolinea - anzi, loro sono stati indicati come la nuova, prossima Italia: fatto che puo' anche essere vero, ma che, sottolineato in questa maniera, sembra comunque una polemica indiretta sui temi della cittadinanza".