Convegno “Un lavoro al centro del mondo” all’ITIS Conte di Polistena
Giovedì 31 marzo, presso l’Auditorium ITIS Conte M.M. Milano di Polistena, si è tenuto il convegno “Un lavoro al centro del mondo”. L’evento, organizzato dall’Accademia Tecnologica ITS Pegasus Polistena, nasce con la volontà di promuovere la formazione tecnico superiore post-diploma dell’ ITS nel settore della mobilità sostenibile e infrastrutture logistiche. Un tavolo, composto da dirigenti scolastici e istituzioni locali ha discusso delle potenzialità lavorative e del bagaglio culturale che gli Istituti Tecnici Superiori offrono in ambito tecnologico.
Modello di autentica integrazione tra istruzione, formazione e lavoro, gli ITS sono “scuole speciali di tecnologia” che nascono con l’anno scolastico 2012-2013 in qualità di canale formativo di livello postsecondario, parallelo ai percorsi accademici. Gli ITS formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività e si costituiscono secondo la forma della Fondazione di Partecipazione che comprende Scuole, Enti di formazione, Imprese, Enti Locali, Università e Centri di Ricerca.
E’ importante sottolineare che gli ITS non sono un prolungamento della scuola superiore ma corsi professionalizzanti di alta specializzazione tecnica realizzati secondo i modelli internazionali più avanzati.
“Quella dell’ITS è una formazione post diploma che ha visto oltre il 60% di occupati a breve conseguimento dal diploma” – spiega Ferdinando Loiacono, presidente ITS Pegasus, soddisfatto della formazione continua che la struttura offre agli studenti grazie allo svolgimento di stage esteri.
“Coniugare istruzione, formazione e lavoro, secondo il modello anglosassone è sicuramente la chiave di svolta nell’ambito della formazione tecnologica, grazie alla partecipazione di imprese, università ed enti all’interno dell’ITS, in quanto fondazioni di partecipazione” – prosegue Domenico Napoli, direttore ITS Pegasus.
Gli ITS si mostrano, dunque, come un vero e proprio passaporto per il mondo del lavoro. Un primo tool di strumenti, però, viene già conferito al conseguimento del diploma di scuola superiore ITIS. “Sono compiaciuto di avervi dato quella ‘cassetta degli attrezzi’ necessaria al percorso di studi che state proseguendo” - afferma soddisfatto Francesco Mileto, Dirigente ITIS “M.M. Milano” – “Nonostante le difficoltà iniziali e un percorso accidentato ci siamo contraddistinti come marchio nella filiera innovativa del territorio. Non possiamo che essere fieri dell’ITS, risorsa fondamentale del nostro territorio”
Formare tecnici esperti nel settore della logistica, con capacità operative specifiche, relative all'organizzazione produttiva tipica delle piccole e medie imprese, considerando il territorio di riferimento a cui l'iniziativa si rivolge e le sue istanze in termini di fabbisogni formativi. “Una formazione mirata, quella degli ITS, che rientra tra le varie strategie di rilancio all’occupazione giovanile calabrese nell’ambito della programmazione regionale 2014-2020” - spiega Antonio De Marco, Direttore Generale Dipartimento 7 Regione Calabria . “La programmazione è mirata ai 220 mila disoccupati e ai 120 mila Neet, acronimo di Not in Employment, Education or Training, ovvero i giovani che non studiano e non lavorano - prosegue De Marco – e gli ITS, in questo caso, sono un ottimo strumento di sperimentazione alla quale abbiamo destinato fondi in quanto rappresentano un matrimonio tra impresa e giovani di cui noi, come Regione Calabria, cerchiamo di esserne gli artefici attraverso il job matching”
Specializzare persone e territori dunque, è l’obiettivo dell’ITS Pegasus Polistena, legando la formazione alle opportunità economiche. Il porto di Gioia Tauro, la grande risorsa calabrese al centro del mondo, il cui sviluppo può essere fonte di produttività economica grazie alla messa in rete di eccellenze. L’area portuale e retro portuale di Gioia Tauro, un ottimo trampolino professionale per i giovani con formazione ITS. Ne è convinto Giuseppe Raffa, Presidente Provincia di Reggio Calabria quando afferma che “nonostante la tragedia occupazionale in cui versa il porto di Gioia Tauro, a causa di opere incompiute come la Zes, una fabbrica di automobili e molto altro ancora” si può e si deve guardare ancora con ottimismo al sistema portuale gioiese in quanto risposta occupazionale di questa regione.
“Dobbiamo far sì che e il porto e il retro porto di Gioia Tauro diventino fucina di eccellenze” – afferma Federica Roccisano, Assessore alla scuola, al lavoro, al welfare e alle politiche giovanili Regionale Calabria. Per fare ciò, secondo l’Assessore Roccisano, bisogna rifarsi gli spunti teorici del grande Adam Smith, padre dell’economia, secondo cui la divisione del lavoro aumenta la produttività media del lavoro. “E’ necessario, dunque, basarsi sulle vocazioni specialistiche che la Calabria può offrire in modo tale da supportare una mobilità sostenibile – attraverso la creazione di opere pubbliche – che possano dare modo da un lato di pensare all’ambiente e dall’altro all’occupazione dei nostri giovani. E conclude con un appello, colmo di buone volontà: “Facciamo in modo che i nostri giovani emigrino all’estero non per obbligo ma per scelta”.
In questo momento il porto di Gioia Tauro versa in una condizione di commissariamento per effetto di una riforma portuale nazionale. La gestione commissariale non è, però, un reale problema per Barbagiovanni Minciullo, Commissario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e Comandante della Capitaneria di Porto. “Il commissariamento portuale, proprio perché non ha una gestione politica, opera in tempi più brevi in vista della realizzazione di importanti opere. Si pensi all’intervento intermodale del costo di 40 mln di euro che consentirà di trasportare i container su carri ferroviari per collegare Gioia Tauro al centro dell’Europa. Il mondo marittimo - conclude Barbagiovanni - ha bisogno, dunque, delle eccellenze necessarie affinché il sistema portuale possa attestare quel trend di crescita che al momento sembra essere esponenziale”.
Per Giovanni Arruzzolo, Consigliere Regionale Calabria e capogruppo NCD, è necessario, ora più che mai, “fare fronte comune e cogliere questa opportunità per i giovani, in maniera sinergica e al di là colori politici”.