Dionesalvi (Sogno per Crotone): “Polemiche sulla sanità sterili. Tutti sapevano”
Chiede maggiore attenzione sul tema sanità Davide Dionesalvi del movimento “Io ho un sogno per Crotone”. E lo chiede per il Piano di riordino della rete ospedaliera che danneggerebbe il territorio di Crotone. Dioensalvi scrive infatti “Rispetto ad un dotazione a Crotone di 583 posti letto, il flusso è invece di 604, un segno negativo di – 21. In tutte le altre provincie invece il segno è positivo, cioè hanno maggiore rispetto al flusso, in particolare VV + 74, CZ +106, CS + 275 e RC + 33. Basterebbe questo dato, già a disposizione dei nostri rappresentanti dall’aprile del 2015, per una immediata presa di posizione con il Commissario per rivendicare un trattamento più equo e quindi più posti letto e non meno”.
“Già nel decreto del 2 aprile 2015 il Commissario Scura faceva presente che avrebbe ridotto sostanzialmente il numero di posti letto all’ASP di Crotone in base ai criteri del decreto n. 18/2010 (fabbisogno programmato 3,3 posti letto per 1000 abitanti). Nello stesso documento si palesava così l’insufficienza della dotazione dell’ASP di Crotone, a differenza delle altre province. I numeri parlano chiaro. E i politici che oggi si affannano ad accusarsi a vicenda, non possono non averne avuto contezza”.
Per poi dare un affondo alle polemiche sulla sanità nate in questi giorni: “Si assiste in questi giorni ad un rimpallo di responsabilità tra le principali forze politiche circa il disastro in ambito sanitario della Provincia di Crotone e quindi mentre si evocano le cause più strane e misteriose per gli aspetti negativi, ci manca solo che ci venga raccontato che è colpa del disboscamento dell’Amazzonia. Ciascuno prova a accreditarsi successi come se gli stessi fossero il frutto della sola imposizione delle mani visto che materialmente questi nostri rappresentanti nulla hanno fatto al riguardo”.
“Per dimostrarlo noi di “Io ho un sogno per Crotone” abbiamo voluto dare una sbirciata al famigerato Documento di riordino della rete Ospedaliera Calabrese e come in una magia del più famoso prestigiatore italiano ecco che ci appare nuda e cruda la realtà”.