Cinquefrondi, Martini (Cgil) alla manifestazione per Carta diritti universali lavoratori
Il 12 aprile alle 17 a Cinquefrondi si svolgerà una grande manifestazione popolare della Piana di Gioia Tauro, che sarà conclusa dal segretario nazionale della CGIL Franco Martini, per mettere al centro delle rivendicazioni i temi dei diritti, della democrazia e del lavoro. Sarà la prima manifestazione della CGIL in Calabria sulla raccolta di firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare per un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori e per indire referendum abrogativi di norme che calpestano la dignità, i diritti e la democrazia.
I tre quesiti referendari, finalizzati al sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare, sono: 1) la cancellazione del lavoro accessorio (voucher); 2) la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti; 3) il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al disopra dei cinque dipendenti. E’ una battaglia, dunque, che tende a riconoscere diritti universali senza più distinzioni tra lavoratori subordinati, precari, autonomi.
“In questi anni il diritto del lavoro – scrive la Cgil - lo stesso “diritto ad avere diritti” nell’esercizio del proprio lavoro, è stato negato alla radice. Precarietà, appalti, negazione delle libertà sindacali e diritti negati ai nuovi lavoratori sono stati al centro della revisione legislativa degli ultimi vent’anni che, invece, ha reintrodotto il lavoro minorile, il demansionamento e i controlli a distanza. Non c’è modernità nell’idea che i licenziamenti illegittimi, senza una giusta motivazione, non debbano essere sanzionati rendendo ai lavoratori giustizia”.
La CGIL con la proposta della Carta dei diritti universali del lavoro “dà una traduzione legislativa all’idea che i lavoratori hanno dei diritti sempre riconoscibili, esigibili, effettivi ed inderogabili in virtù della loro derivazione costituzionale. La proposta di legge di iniziativa popolare, dunque, si propone di estendere ed aggiornare lo Statuto dei Lavoratori per dare risposte a tutte e a tutti. Ma la manifestazione del 12 aprile si pone anche l’obiettivo di avviare una vertenza per rivendicare attenzione sulla Piana di Gioia Tauro, sulle promesse non mantenute da parte dei Governi nazionali”.
“La Piana di Gioia Tauro non può più essere sedotta ed abbandonata: è necessario valorizzare le risorse del territorio, dal porto all’agricoltura, dal sistema ambientale e culturale al turismo, dalle infrastrutture a necessarie politiche industriali e a vere politiche attive del lavoro, che sono le condizioni indispensabili per battere la ndrangheta e per affermare la legalità. Insomma, è necessario passare dalle parole ai fatti concreti intessendo una alleanza sociale e istituzionale in grado di cambiare le politiche nazionali e regionali per la Piana e la Calabria. Per questo il 12 aprile abbiamo invitato tutti i sindaci del territorio. Con questi obiettivi, dal 12 aprile avvieremo una grande fase di mobilitazione duratura per affermare i diritti e per rivendicare lavoro produttivo e sviluppo”.