Ispezione dei Radicali alla casa circondariale di Castrovillari
Nei giorni scorsi, la Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari, ha ricevuto una visita ispettiva da parte di Emilio Quintieri e Valentina Moretti dei Radicali e di Shyama Bokkory dell’Associazione Alone Cosenza Onlus, autorizzata da Massimo De Pascalis, Vice Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia su richiesta del Senatore della Repubblica Francesco Molinari.
All’ispezione si è aggregato anche il Consigliere Regionale Franco Sergio, eletto nella circoscrizione Nord per la lista “Oliverio Presidente”, Presidente della I Commissione Consiliare “Affari Istituzionali, Affari Generali, Riforme e Decentramento” nonché Segretario della Commissione Regionale Antimafia.
Nell’Istituto Penitenziario del Pollino, gestito dal Direttore Maria Luisa Mendicino, a fronte di una capienza regolamentare di 122 posti, sono ristretti 110 detenuti, tra cui 15 donne e 28 stranieri, e di cui 26 in attesa di primo giudizio, 5 appellanti, 10 ricorrenti, 60 definitivi, 5 con posizione mista con definitivo. Tra di essi 10 sono i tossicodipendenti che sono seguiti dal Servizio per le Tossicodipendenze dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. A 4 condannati (3 uomini e 1 donna) il Magistrato di Sorveglianza di Cosenza Silvana Ferriero, ha concesso 10 giorni di permesso premio per trascorrere le festività pasquali all’esterno dell’Istituto.
La delegazione, insieme al Consigliere Regionale Sergio, è stata ricevuta dal Commissario Leonardo Gagliardi, Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria, col quale ci si è intrattenuti a discutere delle problematiche dello stabilimento penitenziario, prima di effettuare l’ispezione nei reparti detentivi. Tra le criticità riscontrate la chiusura del Reparto di Isolamento dovuto all’inagibilità dello stesso e la inadeguatezza di tutti i reparti detentivi alle prescrizioni del Regolamento di Esecuzione Penitenziaria poiché tutte le camere di pernottamento sono prive della doccia che, invece, è presente in locali comuni attigui ai reparti, fatiscenti ed indecorosi.
Nel Carcere di Castrovillari, nonostante vi siano 28 detenuti stranieri, molti dei quali non parlano nemmeno italiano, non vi è un Mediatore Culturale che sarebbe indispensabile al fine di garantire un livello minimo di comprensione e interazione tra l’Amministrazione Penitenziaria ed i detenuti di lingua e cultura differente dalla nostra. Il Regolamento di Esecuzione dell’Ordinamento Penitenziario, infatti, prevede che “nell’esecuzione delle misure privative della libertà nei confronti dei cittadini stranieri, si deve tener conto delle difficoltà linguistiche e delle differenze culturali”, incoraggiando, altresì, i contatti con le autorità consolari del loro Paese e favorendo “l’intervento di operatori di mediazione culturale, anche attraverso convenzioni con gli enti locali o con organizzazioni di volontariato”.
Il ruolo del Mediatore Culturale all’interno del carcere, spiegano i Radicali “dovrebbe essere, in generale, quello di sopperire alle carenze del sistema che nonostante garantisca l’uguaglianza formale tra detenuti italiani e detenuti stranieri nelle norme concernenti il trattamento, non è in grado di garantire l’uguaglianza sostanziale costituzionalmente intesa. E’ importante, quindi, attuare degli interventi che possano rimuovere quegli ostacoli che impediscano, di fatto, la parità tra italiani e stranieri per quanto concerne le opportunità tratta mentali”.
Per questi motivi, la delegazione, solleciterà il Ministero della Giustizia a finanziare i lavori per la ristrutturazione del Reparto di Isolamento nonché quelli per l’adeguamento delle camere di pernottamento alle prescrizioni del Regolamento di Esecuzione Penitenziaria. Relativamente alla mediazione culturale, l’Associazione Alone Cosenza Onlus, nei prossimi giorni, invierà una proposta di collaborazione alla Direzione della Casa Circondariale per l’impiego volontario di un Mediatore Culturale.
Il Consigliere Regionale Franco Sergio ha dichiarato che si impegnerà, per quanto di sua competenza, a sollecitare l’istituzione del Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti e dell’Osservatorio Regionale per le Politiche Penitenziarie anche tramite la presentazione di una proposta di legge in Consiglio Regionale. Nel frattempo, congiuntamente alla delegazione, continuerà ad effettuare ulteriori visite ispettive negli Istituti Penitenziari della Calabria.