Dalle radici all’innovazione, il frutto di una terra millenaria in mostra alla 50° Edizione di Vinitaly
È in uno spazio di oltre 900 mq che la Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari si presenta insieme alle sue aziende, ai suoi produttori con un unico messaggio rivolto al mercato italiano ed estero: “Tremila anni di storia, tradizioni e cultura: la nostra passione nel tuo bicchiere”. La Calabria è pronta per aggredire il mercato, per comunicare la propria produzione e il proprio indirizzo di business verso l’internazionalizzazione e per rispondere concretamente alle esigenze di un mercato sempre più complesso ed articolato. È per dare un messaggio concreto che la Regione Calabria per la prima volta aggrega le proprie imprese in una strategia d’insieme e presenta le eccellenze del suo territorio in un unico spazio, nel quale condividere momenti di incontro e dibattito, presentazioni ed opportunità di business.
La Calabria è uno splendido mosaico di paesaggi diversi e affascinanti tra due mari: aspre catene montuose, scogliere e coste scintillanti, antichi borghi, boschi solcati dalle fiumare, valli e dolci distese collinari. Qui nascono vini che vantano una storia unica, un carattere deciso e un gusto inimitabile. Se c’è un elemento qualitativo che certamente accomuna i vini della Calabria, è la loro profonda rispondenza alle caratteristiche del territorio in cui crescono e vengono prodotti. I vini in Calabria sono davvero figli del terroir di coltivazione: della sua composizione, del microclima e dell’esposizione che ogni zona produttiva della regione è in grado di offrire. Ma non solo: non sarebbe possibile ottenere questi vini senza l’impegno e la dedizione di chi lavora nelle vigne. Agricoltori, viticoltori e produttori che si occupano dello studio delle uve, dei terreni, delle varietà genetiche e del recupero degli antichi vitigni, delle antiche tecniche viticole, frutto di tradizioni ancestrali, trovando il modo di valorizzarle grazie alle più moderne tecnologie.
La Calabria oggi ha un patrimonio di circa 350 vitigni, con 12mila ettari di vigneto e una produzione di 400mila ettolitri all’anno, di cui 70% rosso e 30% bianco. Circa 10 milioni di bottiglie prodotte di cui il 15% immesse sul mercato estero, con particolare riferimento alla Germania. Le aree di produzione principali sono concentrate nei territori di Crotone, Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. Da nord a sud, quindi, i vitigni autoctoni calabresi danno vita a moltissime varietà di vino, tra cui 9 con la certificazione DOP e 9 con denominazione IGP. Tra i vitigni a bacca rossa più significativi c’è senz’altro il Gaglioppo, che caratterizza le produzioni del Cirò e del Melissa Rosso nell'area del Crotonese. Tipico della zona del cosentino è invece il vitigno denominato Magliocco, in grado di offrire rossi corposi e strutturati. Per i vitigni a bacca bianca, non c’è dubbio che il principe sia il Greco di Bianco, padre di numerosi DOC tra cui Bivongi, Cirò Bianco, Greco di Bianco.
All’interno dello spazio, collocato presso il Padiglione 12 – Stand C5, sarà possibile conoscere le eccellenze della produzione calabrese divisi per aree geografiche o per denominazione. Ben 56 aziende e i consorzi “Tutela Vini Doc Cirò e Melissa” e “Tutela e Valorizzazione Vini DOP Terre di Cosenza” caratterizzeranno uno spazio in cui si alternerà, inoltre, un fitto calendario di appuntamenti ed eventi rivolti al mercato. Oggi la Calabria presenta la propria offerta enologica, ricca di storia e tradizione ma anche di innovazione e ricerca. Una regione pronta dunque ad affermarsi sul mercato, grazie ad un’operazione culturale che ha visto da prima l’attuazione di programmi organici che hanno permesso un attento studio del settore: ricerca, trasformazione, affinamento delle conoscenze enologiche ed un approfondimento delle nuove tecniche e delle nuove lavorazioni e successivamente un’azione di unificazione e aggregazione del comparto. Grande impegno da parte dei produttori e grande attenzione da parte della macchina amministrativa con alcune misure di grande impatto economico attuate.
La Regione Calabria, oltre agli interventi previsti dal piano di sviluppo rurale, interviene oggi con 4.206.195 Euro annui per misure rivolte al comparto: 829.374 euro per la promozione sui mercati terzi; 2.411.183 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti; 787.753 euro per gli investimenti e 177.855 euro per la vendemmia verde. Grande attenzione inoltre per l’imprenditoria giovanile con misure specifiche per favorire il ricambio generazionale e l’incremento dell’occupazione in agricoltura. Con il PSR 2014/2020 è prevista l'immissione di almeno mille nuovi giovani imprenditori, che potranno godere di un premio di primo insediamento dell’importo di 40.000 euro a chi si insedia in pianura e di 50.000 euro a chi intende avviare attività agricole in montagna, oltre ad aliquote di sostegno agli investimenti pari al 60% nelle zone pianeggianti e 70% nelle zone montane.
“In occasione della 50° Edizione di Vinitaly ci presentiamo con il nostro comparto vitivinicolo compatto per affermare con forza la presenza di una produzione che appartiene ad un percorso secolare. L'agroalimentare, nel corso della grave crisi che sta attraversando la nostra epoca, ha mantenuto buoni standard e in Calabria sta reggendo meglio di ogni altro settore economico. All'interno di questo il comparto vitivinicolo ha fatto passi da gigante, grazie al coraggio e alla tenacia dei nostri imprenditori” ha commentato il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio “La nicchia produttiva che oggi esprime la Calabria nel panorama vitivinicolo Italiano può diventare leva per costruire un progetto di crescita per la nostra regione. Ma ora, quì al Vinitaly 2016, la più importante innovazione che i nostri vini offrono è quella di essere momento di coesione tra i produttori che convergono su un progetto comune per contribuire insieme alla creazione di un brand Calabria che dia al mondo la vera immagine della nostra terra”.
Alla cerimonia inaugurale, presso lo stand C5, si alterneranno presenze istituzionali tra cui Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Dorina Bianchi, Sottosegretario di stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Marcello Masi, Direttore Tg2 RAI ed esperti enologi per conoscere nel dettaglio le caratteristiche della produzione, l’andamento dell’annata e le novità nella disciplina organica della coltivazione della vite e delle produzioni e del commercio.