Regione Calabria: Fondazione Terina a rischio? La nota di Ferrara

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Nota del Prof. Massimiliano Ferrara, Dirigente Generale Dipartimento 11 Regione Calabria, in risposta all’articolo apparso su Il Quotidiano del 21 ottobre 2010 a firma Raffaele Spada: “L’articolo apparso sulla stampa dal titolo “Fondazione Terina a rischio” esige un chiarimento non fosse altro che per rappresentare il vero, rispetto a quanto erroneamente riportato. Nella redazione del bando eccepito si è ritenuto di eliminare ogni elemento che potesse inficiarne la legittimità. Tra questi l’esplicito richiamo alle “soggettività” di riferimento territoriale tali da, prefigurare il destinatario dei previsti degli Aiuti di Stato. Una scelta, quindi, doverosa e dovuta. Questo Dipartimento Regionale, correttamente, si è limitato a prevedere una procedura di evidenza pubblica aperta a tutti i potenziali beneficiari degli interventi. Ciò in coerenza con quanto definito dalla Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo ed innovazione (Comunicazione della Commissione Europea 2006/C323/01).Di conseguenza, l’attuale Bando rispetta appieno i contenuti del POR Calabria 2007-2013. Esso, infatti, riporta testualmente l’esplicita previsione dei singoli territori Gioia Tauro, Germaneto e Crotone, rispettivamente per i Poli dei “Trasporti, Logistica e Trasformazione”, delle “Tecnologie della Salute” e “dei “Beni Culturali”. Quanto alla più specifica eccezione posta dell’articolista, è appena il caso di precisare che lo stesso POR nell’inciso “a partire dall’attuale Centro Agroalimentare ...” si riferisce, con tutta evidenza, al territorio e non già al soggetto giuridico. A conferma di ciò la legge regionale n. 9/2007, con la quale si avvia la trasformazione del soggetto giuridico “Centro Servizi avanzati ricerca, formazione e sviluppo agroalimentare della Calabria s.pa.” in “ Fondazione Mediterranea Terina onlus”, che è precedente alla stesura e approvazione del POR approvato a dicembre 2007 . Da qui l’assoluta infondatezza della lamentata estromissione”.