La denuncia Adicondum: in Calabria situazione critica di strade e autostrade
“Viaggiando quasi ogni giorno da Lamezia Terme a Catanzaro ogni automobilista sa, ormai da qualche mese a questa parte, che deve prepararsi alla coda di veicoli che inevitabilmente si presenta in prossimità della galleria Sansinato. È come un’abitudine ormai, certo paradossale, quasi come quella di prendere il caffè appena svegli, magari andare a fare un po’ di attività fisica, poi passare a comprare il giornale prima di andare a lavoro”.
È quanto denuncia Silvia De Gori dell’Adiconsum Provinciale di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia aggiungendo che “Senza volere entrare nel merito della qualità e correttezza dei lavori eseguiti, che preferiamo lasciare al giusto lavoro dei magistrati e alla responsabilità dell’Anas, non possiamo però - dice - esimerci dal raccogliere il malcontento diffuso, l’insofferenza, l’arrabbiatura di moltissimi pendolari e non, che per moltissime ragioni si trovano a doversi recare nel capoluogo di Regione e quindi andare incontro a volte anche a trenta o quaranta minuti di attesa incolonnati in macchina”.
“Sarebbe già positivo se – prosegue la rappresentante dei consumatori - i disagi stradali fossero solo questi ma inevitabilmente bisogna parlare anche del sequestro preventivo e urgente di qualche giorno fa della cosiddetta “galleria killer” nel tratto vibonese della Salerno-Reggio Calabria. La procura di Vibo Valentia infatti, ritenendo tangibile e concreto il rischio per l’incolumità pubblica degli utenti della strada, anche alla luce degli ultimi incidenti mortali risalenti a novembre 2015 e marzo 2016, ha ordinato a Carabinieri e Polizia stradale di mettere i sigilli alla galleria Tremisi – San Rocco direzione sud, tra gli svincoli di Mileto e Serre con tutti i disagi che ne sono derivati per lo spostamento del traffico autostradale sulla strada statale”.
Per la De Gori è infatti apparsa critica la mancanza di un dispositivo di protezione dello spigolo destro, ostacolo fisso artificiale, presente all’imbocco della galleria San Rocco e dove si sono schiantate le auto con esiti disastrosi.
“Certo - afferma - è bello illudere la gente sulla chiusura dei lavori dell’autostrada entro dicembre di questo anno ma a poco vale vendere fumo e promesse se poi ne va di mezzo la sicurezza e la vita delle persone. Sicurezza che manca certamente anche sulla strada statale 106, teatro di continui e ripetuti incidenti di cui moltissimi mortali. Una strada definita dalle famiglie delle vittime “maledetta”, assetata di sangue e lacrime e che, come una figura, un mostro mitologico, sembra non voglia saziarsi mai di vite umane”.
“Solo di ieri – ricorda ancora Adiconsum - è l’ultimo incidente in prossimità di Isola Capo Rizzuto, per fortuna non mortale. Non da meno, anche se forse sottovalutata da molti, in particolare dai nostri politici e dirigenti Anas è anche la strada Statale 18, ormai in condizioni disastrose, piena di buche, dislivelli, in molti punti lambita dal mare e quindi strutturalmente molto precaria. Per non parlare di quei tratti come ad esempio tra Falerna Marina e Gizzeria Lido dove, in prossimità dei ponti, costruiti in epoca fascista, la ristrettezza delle carreggiate a volte mette in serie difficoltà l’automobilista che si ritrova nella direzione opposta un mezzo pesante. Sicurezza ultimamente aggravata molto anche per la presenza di moltissimi extra comunitari, di varie etnie che percorrendo la statale 18 a piedi o in bici, soprattutto di notte e senza sistemi che li rendano visibili, corrono il rischio di essere investiti o travolti da qualche automobilista magari in prossimità di una curva poco o per niente illuminata come certamente in quasi tutti i tratti”.
“Potremmo dire ancora molto, molto del dolore, molto della delusione di tutti coloro che sono stanchi di essere presi in giro dal politico di turno che dimentica il primo dei doveri morali che dovrebbe avere chi decide di mettersi al servizio della collettività, vale a dire la sicurezza delle persone, in tutti i modi e a tutti i livelli possibili. Vogliamo augurarci che - conclude la De Gori - il lavoro dei magistrati, dei politici e dei dirigenti competenti possa finalmente rendere sereno un padre o una madre che decide di mettersi in macchina col proprio figlio, o chi prende ogni giorno un veicolo per andare a lavorare, nella consapevolezza che certo non abbiamo l’alternativa valida dei mezzi pubblici ma sicuramente ciascuno di noi vuole vivere la quotidianità fatta di cose semplici, come la sicurezza sulle strade”.