Calcio. Il Cutro si salva, la città festeggia

Crotone Sport

E alla fine è scoppiata la festa. Dopo una stagione veramente difficile, l’A.S. Cutro ha potuto festeggiare un obiettivo che ha il sapore di una grande vittoria. Tra mille ostacoli, la squadra della Città degli scacchi, ha aggiunto un tassello importante nel cammino verso la salvezza che non è ancora matematica (si attendono i risultati delle squadre calabresi impegnati nel campionato Dilettanti) ma è sicuramente più vicina. Quella che si è appena conclusa è stata un’annata complicata.

Dallo stadio inutilizzabile al mancato sostegno da parte di istituzioni e anche dei cittadini che non hanno appoggiato appieno una realtà che in Calabria è invece molto apprezzata e rispettata. Lo hanno dimostrato le società che nel corso della stagione hanno ospitato una dirigenza, quella del Cutro, che nonostante tutto, non ha mai mollato.

"Abbiamo vissuto - spiega Giuseppe Scandale, dirigente dell’A.S. Cutro - momenti di grande sconforto e anche di disgregazione. Non avere uno stadio, che nel calcio è il punto di riferimento, non solo per “giocare”, ma anche per discutere e crescere, è stato un grande deficit per noi. Possiamo dire che questa è stata la vittoria della dirigenza, di mister Leonardo Vanzetto e dei calciatori, che hanno dimostrato di essere professionisti. Abbiamo dato pregio e valore al calcio cutrese, per il nostro fair-play. Ringraziamo quindi, chi ci ha sostenuto economicamente, ma ci siamo sentiti abbandonati da tutte le istituzioni che hanno cercato di far morire il calcio a Cutro, una squadra che vanta il maggior numero di presenze in Eccellenza e che si fa valere dal 1965".

Una realtà insomma che dovrebbe essere valorizzata e soprattutto sostenuta, essendo anche la “culla” di grandi campioni, da Soda a Ussia, passando per Liperoti e Porchia.

Di questa stagione insomma rimane un po’ d’amaro in bocca - pensando ad esempio alla gara contro l’Isola persa per 8 a 1 e dei sigilli messi dall’amministrazione commissariata allo stadio - ma anche tanto dolce, come quello assaporato in occasione della salvezza e di quelle gare che, come sottolinea il presidente Giovanni Talarico, "hanno dimostrato che l’A.S. Cutro merita rispetto, e che la passione, l’impegno e l’attaccamento alla propria città, possono fare la differenza, come ha fatto questa dirigenza".