Impegno e trasparenza Locri: “finanze e ambiente, doppio fallimento”
“Abbiamo vanamente atteso che l’Amministrazione comunale smentisse le notizie diffuse nei giorni scorsi dalla Regione Calabria circa l’esistenza dell’enorme debito di oltre un milione di euro del nostro Comune (Locri, ndr) per il conferimento in discarica dei rifiuti urbani per le annualità 2013 e 2014. Avevamo sperato che la partita debitoria con la Regione Calabria fosse limitata solamente al servizio idrico per il quale il nostro Comune risulterebbe debitore, per mancati pagamenti per il periodo 1981-2004, di oltre 10 milioni di euro. Era lecito aspettarsi che la ricezione di cospicue anticipazioni di liquidità da parte dello Stato (che graveranno pesantemente sulla nostra comunità per i prossimi 20 anni) avrebbe consentito di rimettere l’Ente sulla carreggiata del risanamento, consentendo il pagamento di tutti i debiti contratti negli anni passati”.
È quanto sostengono in una nota stampa i consiglieri del Gruppo di minoranza “Impegno e Trasparenza-Pd” al Comune di Locri, nel reggino.
“Il mancato pagamento alla Regione Calabria del milione di euro prima indicato (riferito alle intere annualità 2013 e 2014 di costi di conferimento in discarica dei rifiuti urbani) - proseguono i consiglieri - certifica che il Comune di Locri non solo non riesce a coprire i suoi debiti pregressi, ma non è neanche in grado di pagare le spese correnti: è la certificazione del fallimento della politica di risanamento dell’attuale maggioranza. Il preoccupante debito economico sui rifiuti (oltretutto, il dato sopra evidenziato non tiene conto del ben più gravoso debito dell’Ente con l’Ufficio del Commissario regionale che ha gestito il servizio negli anni precedenti) dà lo spunto per una breve riflessione sui pessimi risultati della politica ambientale attuata dalla Giunta Calabrese”.
“E’ sotto gli occhi di tutti - spiegano ancora da IT-Pd - il fallimento dell’internalizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti, avviato meritoriamente nel 2014 con l’allora assessore Passafaro grazie all’acquisto di due auto-compattatori e l’utilizzo della manodopera comunale, che avrebbe dovuto consentire un considerevole risparmio di spesa. Ebbene sin dall’inizio abbiamo potuto constatare che nonostante l’esubero di personale comunale si è proceduto a reclutare dall’esterno, con dubbie assunzioni attraverso un’agenzia di lavoro interinale, gli autisti per gli stessi automezzi, vanificando parte dei risparmi di spesa; la scarsa manutenzione dei citati auto compattatori ha comportato il sempre più frequente fermo degli stessi con ricovero presso diverse officine e cospicue spese di riparazione che hanno costretto l’Ente ad esternalizzare nuovamente, di fatto, il servizio di raccolta; la frequente sofferenza del servizio di raccolta ordinaria (è di questi giorni l’incarico alla seconda ditta esterna – cioè la supplente della supplente -, dopo che la prima ha subito un’interdittiva antimafia e la raccolta “interna” è ferma) e l’ormai cronica assenza dei servizi collaterali (lavaggio cassonetti, bonifica area circostante agli stessi ecc.); un servizio di raccolta differenziata stradale pressoché inesistente (oggi non c’è alcuno incaricato di occuparsene) con cassonetti perennemente stracolmi e percentuali di raccolta risibili (1,79% secondo i dati Arpacal 2014) che portano ad un aumento vertiginoso delle tariffe applicate dalla Regione ai locresi (saremo, infatti, costretti a pagare il servizio con una maggiorazione del 35-40% rispetto agli abitanti della vicina Roccella); l’assenza di una vera isola ecologica nonostante la sbandierata ricezione di finanziamenti per la sua realizzazione in c.da Licino (ad oggi, senza elencare la ventina di tipologie di rifiuto che nei paesi civili si raccolgono, non sappiamo dove buttare le batterie esauste dei giocattoli dei nostri figli e, se non fosse per le farmacie comunali, non sapremmo dove depositare i medicinali scaduti); presenza di erbacce e sporcizia diffusa in quasi tutte le vie cittadine”.
“Tutto ciò - aggiungono - nonostante l’affidamento all’esterno (in spregio all’esubero di personale, ai pre-pensionamenti ed al rifiuto di utilizzare gli LSU/LPU pagati dalla Regione) di tutti i servizi ambientali (dallo spazzamento delle strade, alla manutenzione del verde pubblico, al ritiro degli ingombranti, alla gestione del sito di stoccaggio accanto al cimitero, per finire, qualche giorno fa, con il ritiro di pochi materiali di rifiuto RAEE dal Tribunale che ci è costato qualche migliaio di euro)”.
“Del resto, la scarsa attenzione di questa Amministrazione verso le politiche ambientali non è forse testimoniata dalla mancata nomina di un assessore all’ambiente che ormai è assente da quasi due anni? Non sono forse, i dati sopra riportati – si chiedono in conclusione i consiglieri di minoranza - segnali inequivocabili del fallimento della politica ambientale del Sindaco Calabrese e della sua Giunta?”