Sanità è Vita: decreto nr 30 approvato dal Governo a danno dei calabresi
“Nonostante l’impegno profuso dai sindaci dell’Alto Tirreno Cosentino e dal Consiglio regionale, tramite il documento presentato e condiviso per la rimozione del Commissario Scura e del Sub Commissario Urbani e per la revoca del decreto n. 30/2016, a Roma hanno approvato il decreto, incuranti dell’enorme danno che questo potrebbe procurare all’intera sanità calabrese”.
Lo afferma Alessandra Cozza, presidente dell’Associazione Sanità è Vita Onlus di Tortora, nel cosentino, denunciando che “i bisogni dei cittadini continuano ad essere ignorati, emergono delle strane logiche economiche che finora hanno determinato solo disagi e decessi nella popolazione. L’Alto Tirreno - dice Cozza - continua a pagare un prezzo troppo alto in ragione di assurde lotte di potere. La pressante richiesta di approntare il Pronto Soccorso nella struttura praiese e di sistemare la rete emergenziale viene disattesa. I bisogni e i diritti dei tanti vengono calpestati dal governo centrale, e non solo, per favorire gli interessi di pochi che speculano sulla pelle dei cittadini”.
“Ora più che mai - prosegue - anche se ancora non è stata data esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato, i sindaci insieme, devono insistere, non bisogna mollare. Il documento presentato ai tavoli romani non può rimanere lettera morta. E’ urgente dar seguito alle richieste espresse nel documento, è di vitale importanza impedire che le azioni fin qui svolte cadano nel vuoto”.
L’Associazione chiede quindi ai sindaci di continuare l’azione intrapresa che attualmente, per “Sanità è Vita”, non può avere altro esito se non l’immediato ricorso alla giustizia amministrativa.