Rete di spaccio nel cosentino, blitz nella notte: quattro arresti
È stata denominata operazione Willy e, scattata nella nottata scorsa a Rogliano, nel cosentino, ha portato all’esecuzione di quattro provvedimenti cautelari in carcere emessi dalla Procura della Repubblica di Cosenza
Agli arrestati, Cesare Vittorio Altomare (37 anni), Roberto Olibano Junior (22), Giovanni Pagliaro (49) e Salvatore Carbone (31) viene contestata, in concorso, la detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina. Nel corso delle investigazioni sarebbero stati accertati a carico dei quattro “una moltitudine di violazioni al reato attribuito” e, dicono gli inquirenti, “la sistematicità dell’azione delittuosa” oltre i guadagni che il gruppo delinquenziale avrebbe ottenuto dalla vendita della droga.
L’OPERAZIONE è partita da un’attività info-investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rogliano che durante una perquisizione avvenuta a Marzi quattro anni fa, l’1 dicembre del 2012, avevano ritrovato addosso ai soggetti due involucri con all’interno una modica quantità di hashish.
Da quell’episodio sono scattati i primi sospetti da parte degli investigatori poi rafforzati grazie alle informazioni ottenute con le intercettazioni telefoniche ed ambientali sulle autovetture degli indagati, oltre che con discreti ed innumerevoli servizi di osservazione eseguiti durante l’incontro tra i presunti pusher ed i loro acquirenti, tutti giovani.
Nel corso dell’indagine - nella quale sono convolte 20 persone per 30 capi d’imputazione a loro carico - durante alcune perquisizioni sono stati sequestrati circa mezzo chilo di hashish ed un altro chilo di marijuana.
L’operazione, che è stata coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Visconti, ha visto il coinvolgimento di 40 carabinieri della Compagnia di Rogliano e di personale del nucleo cinofili di Vibo Valentia, al comando del Capitano Giovanni Caruso. I quattro provvedimenti cautelari in carcere sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Cosenza.
(Aggiornata alle 12:00)