Associazioni Famigliari: essere mamma, la Calabria ultima in classifica
“Chiediamo scusa noi, Forum delle associazioni familiari della Calabria, alle donne di questa terra se la nostra è la regione dove è più difficile essere mamme. Se la Calabria è all’ultimo posto nella speciale classifica stilata dall’associazione internazionale “Save the Children” per servizi alla persona, welfare e cure familiari. Se in Italia le donne calabresi soffrono le peggiori condizioni socio-economiche e sono scoraggiate ad essere madri; e se hanno figli da crescere fino a tre anni, devono penosamente e con grande sacrifici dividersi tra lavoro e casa perché nel loro Comune non esistono asili nidi pubblici. Nuovamente chiediamo scusa se non riusciamo a difendere il vostro stato di mamma davanti ad una certa classe politica e dirigente calabrese che resta indifferente e muta alle vostre richieste di assistenza e accoglienza”.
E’ quanto afferma in una dichiarazione stampa Antonino Leo, presidente del Forum delle associazioni familiari della Calabria, in riferimento al “Rapporto” sul benessere delle mamme e delle famiglie e alla speciale classifica stilati alla vigilia della Festa della Mamma 2016 da “Save the Children” che colloca la Calabria all’ultimo posto.
“E’ drammatico – e più volte denunciato in tanti appelli alla politica a operare per la famiglia – uno dei dati evidenziati dal Rapporto: se la media in Italia di presa in carico tra 0-3 anni degli asili nido e dei servizi integrativi e innovativi per la prima infanzia è ferma al 13%, il dato peggiore si registra in Calabria con un orribile 2,1%. Un “due,virgola 1 per cento” – prosegue Antonino Leo -, che indica come in Calabria in questo settore ci sia il deserto, e spiega in maniera eloquente perché tante giovani donne se sposate si fermano ad un solo figlio, e cosa più terrificante, se fidanzate e hanno un lavoro si fermano alla semplice convivenza e non fanno più figli perché è tutto difficile”.
“C’è un altro allarme da lanciare – dice il presidente calabrese del Forum Famiglie – ed è il silenzio di ogni parte politica rispetto alle notizie sulla speciale classifica che vede la Calabria nell’orribile ultimo posto. Un silenzio che tradisce indifferenza, ma anche incapacità politica a gestire coerenti e concrete politiche sociali a favore delle donne e della famiglia.
“Raccontiamo la nostra esperienza: alcuni mesi fa nella Cittadella di Catanzaro abbiamo avuto un incontro con l’assessore regionale al ramo, concluso con l’impegno a rivederci presto per discutere insieme di cosa fare di concreto a favore della famiglia. Probabilmente esistono problemi più urgenti che tutelare le donne, le mamme e le famiglie calabresi perché, dopo essere trascorsi sessanta giorni, ancora dalla Regione non è pervenuto nessun invito al Forum a trattare alcune delle misure più semplici da attuare. E ciò sembra il segnale che nella Cittadella del governo regionale manchino idee precise in tema di famiglia e mamme, e dunque, è la evidente conferma che la classifica di “Save the Children” si basa su dati esatti e dice la verità.
“Forti dell’insegnamento cristiano di dare voce a chi non l’ha – conclude il presidente Antonino Leo -, nel chiedere scusa alle mamme calabresi, il Forum delle famiglie è costretto allora ad alzare i toni della propria voce e pretendere dal Governo regionale un deciso cambiamento di rotta, prima di rivolgere l’invito di passare la mano a lasciare l’incarico ad altri rappresentanti politici in grado di rappresentare e difendere realmente gli interessi delle famiglie e delle mamme di Calabria”.