Petilia, Oliverio alla III edizione della “ Giornata del coraggio femminile”
Il Presidente della Regione Mario Oliverio- informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- è intervenuto stamane alla terza edizione della " Giornata del coraggio femminile", manifestazione che ha avuto luogo a Petilia Policastro, alla quale hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali, tra gli altri il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto. Presenti ancora i consiglieri regionali Antonio Scalzo e Vincenzo Ciconte, il presidente della Commissione consiliare contro la ‘ndrangheta, Arturo Bova.
Una manifestazione, quella odierna- come spiegato dal Sindaco Amedeo Nicolazzi e dal Vicesindaco Paola Carvelli- dedicata, come le precedenti, alla memoria di Lea Garofalo, che nel centro del Marchesato crotonese era nata, ricordata dalla sorella Marisa. Nel corso dell’evento è stato conferito il Premio " Giornata del coraggio femminile" a Giusi Nicolini, Sindaca di Lampedusa, collegata telefonicamente poiché impegnata in emergenze in atto sull’isola. A ritirare per lei il riconoscimento, proprio il Presidente della Regione che in Calabria l'ha invitata.
“Questa- ha detto il Presidente Oliverio - è una iniziativa che ha un grande valore, per la quale è da ringraziare il sindaco di Petilia che l’ha organizzata nel nome e nel ricordo di Lea Garofalo. Una donna figlia di questa comunità, diventata per il suo coraggio il simbolo del riscatto contro tutte le mafie e di una terra che può costruire il suo futuro solo se è capace di liberarsi da queste. Le donne, in questa trincea, come in altre stagioni della storia, sono soggetti che possono dare un fondamentale contributo al processo di riscatto, per la loro funzione, dentro la famiglia, nella società e soprattutto per la loro capacità di sollecitare una riflessione ed una consapevolezza sulla necessità di liberarsi da questa piovra. Siamo in una terra che è segnata da contraddizioni profonde- ha continuato-; da una parte il coraggio rappresentato da Lea Garofalo, non cedere nell’affermare con la propria dignità la forza del riscatto e dall’altra la presenza delle organizzazioni criminali in modo diffuso, pervasivo. Una presenza dalla quale ci si può e ci si deve liberare. Iniziative come questa contribuiscono a lievitare una nuova cultura, una nuova consapevolezza, che innanzitutto deve volgersi ai giovani e alle nuove generazioni, a quelle forze sulle quali noi dobbiamo puntare ed investire, perché sono il futuro.”
“Avete fatto bene oggi- ha detto ancora Oliverio rivolto agli organizzatori della manifestazione- a premiare in questa terza edizione un'altra donna simbolo di un impegno in una trincea difficile, nell’ isola di Lampedusa, relativa al fenomeno che segna questa fase della nostra storia: l’esodo di milioni di uomini e di donne e di bambini che abbandonano la loro terra, spinti fuori dalla loro terra per la sofferenza determinata da guerre, da fame e da conflitti. Con Giuseppina Maria Nicolini abbiamo un rapporto di profonda sintonia; nei giorni scorsi ho avuto modo di sentirla attraverso Pediatri in Movimento della Calabria, un gruppo di medici che, sostenuti dalla Regione, si è recato a Lampedusa per prestare soccorso ai bambini che approdano nell’isola. Una donna che è diventata simbolo di un’altra cultura, quella dell’ accoglienza, dell’ integrazione, richiamata ieri da Papa Francesco. La cultura che tende a costruire ponti e non ad innalzare muri come avviene da parte di alcune forze che nel cuore d’Europa pensano di fronteggiare questo esodo biblico di milioni di uomini e di donne erigendo le barricate. Stamattina- ha messo poi in evidenza- mille persone sono approdate sulla nostra costa, a Reggio Calabria, e si prevede che la stagione che abbiamo davanti sarà più pesante di quella dello scorso anno. Rispetto a queste persone non si può far finta di dare risposte voltando la testa dall’altra parte o pensando di schierare i carri armati sulle nostre coste. Rispetto a questo fenomeno bisogna avere una politica che intervenga per rimuovere le ragioni della fuga.”
“ Siamo la regione dell’accoglienza- ha ricordato il Presidente Oliverio- , nella quale oltre quaranta comuni hanno messo in atto progetti Sprar. Ci proponiamo all’Europa come regione dell’accoglienza, proprio come ha fatto Riace, nel quale sono stato di recente. Ci può essere un modo diverso per rispettare la dignità di tanti uomini, di tante donne, di tanti bambini, senza contrastare la possibilità di costruire condizioni di crescita e di sviluppo nei nostri territori. Senza contraddire quella che è un’ ansia, un bisogno centrale, quello del lavoro per i nostri giovani e per le nostre ragazze, anzi facendo in modo che questo fenomeno diventi una risorsa e che come tale sia utilizzata.”
Rivolgendosi infine a Marisa Garofalo, il Presidente ha affermato: “come Regione siamo pronti a sostenere altre iniziative nel nome di Lea, perché questa donna simbolo dei valori positivi della nostra terra possa diventare la leva, il lievito, per fare crescere la coscienza la determinazione necessarie a contrastare le mafie ed a far prevalere i giusti valori della nostra terra, quelli che pervadono la maggioranza degli uomini, delle donne, delle comunità calabresi.” Al termine della manifestazione è stato inaugurato, ancora, un monumento che ricorda Giuseppina Carvelli, "mamma Giuseppina", morta il 1 settembre del 1947 tentando di salvare la sua bambina Teresa da un incendio.