Giglio su questione Stadio Ceravolo

Catanzaro Attualità

"Spiace vestire, ancora una volta, i panni del guastafeste, ma la nota con la quale il Sindaco Abramo esprime “soddisfazione” (espressione, questa, che nella politica catanzarese è talmente ovvia e scontata, da essere diventata caricaturale) per la salvezza raggiunta, e al contempo chiede al Catanzaro Calcio ambizione e investimenti, merita alcune riflessioni."Lo dichiara in una nota Antonio Giglio, Consigliere comunale di Catanzaro.

"È chiaro, scontato, - aggiunge Giglio - che il calcio a Catanzaro rivesta, per varie ragioni, un formidabile ruolo sociale; è altrettanto chiaro, però che, in questo contesto come in altri, ciascuno debba fare la propria parte. Se è lecito (da tifosi, ma anche da amministratori) chiedere alla società Catanzaro Calcio programmi ambiziosi, la “parte” degli amministratori è, nella fattispecie, principalmente quella di dotare la Città di uno stadio degno di questo nome. Va detto e ripetuto – come si fa da anni – con chiarezza: i lavori al “Ceravolo” sono la barzelletta d'Italia. Non si chiede l'efficienza friulana di Udine, dove in 2 anni hanno rifatto ¾ dello stadio bianconero, ma 4 anni di lavori, partiti e proceduti a ritmo di una lumaca, senza date certe (anzi, annunciando date che puntualmente venivano smentite dai fatti), sono una vergogna per la politica catanzarese. La realtà è, in parte, sotto gli occhi del pubblico pagante, che da solo si rende conto della sconcezza, e in altra parte sotto gli occhi di quanti, per varie ragioni, hanno operato o devono operare dietro le “quinte”, dove il degrado è oltre ogni immaginazione e va ben al di ciò che è visibile a tutti: non si parla della vetustà, della visibilità, e di altre scomodità a cui in un certo senso si può sopperire; si parla di tutta l'area tecnica sacrificata sotto un cantiere, di spogliatoi situati in container, di un intero settore chiuso, di una tribuna stampa che è anch'essa composta da container sospesi."

"È brutto dirlo, - si legge ancora - ma la dimensione sportiva attuale del “Ceravolo” non arriva neanche alla LegaPro. È inutile, quindi, chiedere ad altri – da amministratori – ambizione, se l'ambizione della politica catanzarese che governa si infrange sui container. Non serve ripercorrere, ancora una volta, le pile di richieste, interrogazioni, articoli sulla stampa, o i sopralluoghi effettuati, di cui sono stato insieme ad altri colleghi promotore in questi anni, anche per fare luce su una spesa ingente di soldi pubblici (5 milioni). L'ultimo atto formale, in ordine di tempo, è una interrogazione di gennaio 2016, alla quale come di consueto l'Amministrazione non ha risposto, nel quale chiedevo risposte ufficiali e formali (come faccio, senza successo, da 4 anni a questa parte) sullo stato di avanzamento dei lavori della famosa palazzina, sul cronoprogramma, sui lavori da effettuare alla copertura della Tribuna, e altri quesiti rimasti inevasi; peraltro, come già detto in passato, vorrei ricordare che è inutile parlare di completamento dei lavori al campo B, visto che è cosa nota che il campo stesso sarà pronto soltanto quando il completamento dei lavori alla palazzina permetterà lo spostamento degli spogliatoi in loco."

"Fatto sta - conclude il consigliere comunale - che un altro anno sta per passare, e del completamento dei lavori non si intravede la fine, e soprattutto continua a preoccupare il fatto che l'Amministrazione non emetta atti formali, da me richiesti perché, come è noto, sono questi ad impegnare veramente, e non gli articoli o le dichiarazioni sulla stampa. Con lo stadio in queste condizioni, anche un'iniziativa di ampio respiro e grande importanza, come il conferimento della cittadinanza onoraria a Claudio Ranieri, resterà una circoscritta e senza le formidabili ricadute che avrebbe potuto avere nel contesto sociale, sportivo ed economico di Catanzaro. Altro che amichevoli internazionali.In una città dove si interviene sull'ordinario (aiuole, buche, segnaletica, diserbo) solo se c'è il Giro d'Italia, dove un'altra grande opera pubblica come la Funicolare – malgrado annunci propagandistici – è chiusa da 2 anni, non ci si aspettano di certo i miracoli. Però, almeno, si abbia il buongusto di tacere."