Alle Terme Luigiane la festa della riconciliazione e dell’impegno

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La festa dell’Ascensione del Signore, organizzata dalla Parrocchia di Santa Teresa Vergine di Inta volata, frazione del comune di Acquappesa, nella chiesa collocata nell’area delle Terme Luigiane, come tradizione, ha richiamato tanti fedeli, confluiti anche come momento di ringraziamento e socializzazione per una vicenda conclusasi nel migliore dei modi per quanto riguarda l’apertura di una nuova stagione termale che, sul piano pratico, ha significato una difesa dello stato occupazionale per tutte quelle persone che da anni vi prestano un’attività lavorativa.

E’ stato il parroco, don Massimo Paloia, a ricordarlo al Vescovo di San Marco Scalea, Mons. Leonardo Bonanno, dando il via alla celebrazione della Santa Messa, senza dimenticare la salvaguardia e la tutela di un indotto che riesce a vivere grazie ad una funzionalità delle Terme Luigiane in virtù proprio del legame creatosi negli anni con tantissimi curanti, sia a livello regionale che extra regionale, per la qualità del servizio assistenziale sanitario e soprattutto per la qualità delle acque sulfuree.

Una festa della riconciliazione e dell’impegno umano e sociale per portare pace in terra agli uomini di buona volontà nell’anno del Giubileo della Misericordia, può essere questa la sintesi dell’intervento del Vescovo Bonanno, durante la sua omelia che, ricordando l’enciclica di Papa Francesco sul rispetto dell’ambiente e della natura da parte dell’uomo, ha invitato le autorità e la comunità intervenuta alla cerimonia a ben curare e gestire il piccolo tesoro rappresentato dalle acque termali come un bene per la salute e patrimonio quale strumento di vita per una convivenza sociale e civile tenendo in considerazione le potenzialità turistiche e culturali dell’intera area del tirreno cosentino, ricca di bellezze naturali quanto di chiese, monumenti e posti con una loro storia e contenuti umani molto forti.

Il giorno della concordia – si potrebbe così definire l’evento - che si è manifestata con la processione attraverso le strade che dalla Chiesa porta all’area della sorgente delle acque termali, dove si è svolta la cerimonia della benedizione delle acque, fino a giungere allo stabilimento “Termae Novae”, dove già da lunedì 2 maggio si è dato il via alla nuova stagione con le cure inalatorie in attesa di proseguire il prossimo 23 maggio con tutte.

Proprio nell’atrio d’ingresso del nuovo stabilimento, al termine della cerimonia, il vice presidente della Sateca e consigliere anziano, Giuseppe Giannico, con accanto il parroco, don Massimo Paloia, ha consegnato a Mons. Leonardo Bonanno, una pergamena con relativo attestato subito dopo aver ricordato che dal 16 aprile è partito un nuovo complesso iter procedurale da percorrere mirato all’ulteriore sviluppo delle Terme Luigiane “che non può prescindere – ha sostenuto – dall’integrazione delle Terme in un più ampio ambito territoriale costiero ed interno; come dall’esigenza di costituire in loco un nucleo significativo di popolazione residente”.

“Bisogna rendere permanente e non più stagionale – ha sostenuto il vice presidente Giannico – la preziosa offerta terapeutica; come occorre promuovere la concessione da parte delle autorità competenti del doppio ciclo di cure nell’arco dell’anno da ricomprendere nei livelli essenziali di assistenza. Non di meno è altrettanto importante adeguare il budget regionale a favore dei calabresi collocando in aggiunta gli introiti derivanti dai curanti forestieri; come è altrettanto importante potenziare la ricerca scientifica, la specializzazione sanitaria e la qualificazione delle cure erogate, peraltro già classificate dal Ministero della Sanità, al 1° livello super sulle quali prerogative si è costruita l’identità del Termalismo sulfureo delle Terme Luigiane”.

Il ultimo il vice presidente della Sateca ha precisato che per attingere gli obiettivi auspicati bisogna passare dalla cooperazione tra gli attori di questa vicenda termale ad una loro coalizione culturale, educativa e filosofica, prima che economica, tesa a sconfiggere la “distrazione” ed attrarre l’attenzione delle persone, la vera risorsa oggi da recuperare sapendo equilibrare la “domanda” con “l’offerta” in grado di intercettare desideri ed emozioni da appagare.